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Una discussione sull'inserimento scolastico del nostro vecchio forum Print E-mail

Salve,

mi chiamo Giulia e desidererei delle informazioni riguardo i bambini autistici. quest'anno inizio un lavoro presso una scuola che accoglie questi bambini e sarei felicissima se mi potrebbe dare dei consigli sulle modalità col quale ci si avvicina ai bambini, si comunica... dei consigli generali per stragli vicino e aiutarli.

ringrazio e porgo cordiali saluti,

Giulia




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Messaggi: 457

Inviato: 23 Giu 2004 - 11:13

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cara Giulia
nel portale troverai tantissimi consigli utili; devi solo trovare il tempo di leggere!Dai intanto un'occhiata ai documenti; troverai molto anche nel forum.
A titolo di esempio, ti mando uno dei tantissimi messaggi con suggerimenti utili-l'ho preso a caso
buona lettura

Insegnare ai bambini con autismo
10 raccomandazioni

Queste raccomandazioni sono state adattate dal lavoro di Martin A. Kozloff, the Judevine Center for Autism, Applied Behavioral Analysis,e di molti genitori e insegnanti.

Raccomandazione n.1:AVERE ASPETTATIVE ALTE

Non dare per scontato che una persona non possa fare qualcosa solo perchè ha l'autismo.Non farsi influenzare dall'IQ della persona,perché è molto difficile misurare esattamente l'IQ di una persona con autismo.Aspettarsi che invece si comporti correttamente,risponda alle domande,venga se chiamata,e completi i lavori assegnatigli.Le persone con autismo possono impiegare più tempo a fare queste cose e possono avere bisogno di aiuto,ma bisogna aspettarsi cose positive da loro,e non scusare i comportamenti negativi ,pensando che siano vittime da non poter aiutare.Le persone con autismo sono persone.Persone con sentimenti,pensieri,desideri e bisogni,e rispondono ai rinforzi positivi,amore,attenzione,punizioni,tutte le esperienze normali della vita,anche se possono rispondere in modo diverso.

Racc. 2 USARE UN APPROCCIO POSITIVO

Cercare di essere sempre positive.Stare attenti e cercare i comportamenti appropriati.quando guardi,commenta su di lui e rinforza con elogi verbali specifici (carlo,mi piace come stai seduto bravo!).Per creare nuovi comportamenti,dare altri rinforzi insieme agli elogi verbali,o fisici (una pacca sulla testa, un "batti cinque" ecc),o primari (cibo),o attività rinforzanti (un giocattolo,un break dal lavoro).E' importante trovare rinforzi potenti (un rinforzo è qualcosa che,dato dopo un comportamento,rinforza questo comportamento).Per trovare un buon rinforzo,parlare ai genitori,altri insegnanti del bamb,guardare cosa il bamb, sceglie spontaneamente,e provare un milione di cose diverse per vedere cosa è motivante per il bamb.Una volta trovato un rinforzo potente,non permettete che il bamb. Lo abbia finchè non abbia compiuto il comportamento che volete rinforzare.Un accesso illimitato ai rinforzi toglie loro valore.
Ignorare i comportamenti inappropriati.Comportamenti distruttivi o pericolosi possono richiedere una conseguenza,ma per molti altri :iniziare ignorandoli.Commentarli,guardarli o porvi attenzione può essere rinforzante per molti bamb. Con autismo.Quando spiegate delle regole,fatelo in termini positive. Dire "siediti sulla sedia" invece che "non alzarti".Dire quello che DEVE fare,invece di cosa NON DEVE fare.Se il bamb. Sbaglia, dire "buon tentativo", e fatelo provare di nuovo.Inoltre, MAI PARLARE DEI PROBLEMI DI COMPORTAMENTO O DEI DEFICIT DEL BAMBINO davanti ad altre persone. E' una cosa sbagliata per chiunque, inoltre potrebbe dare al bamb. Una lista di cose da fare per attirare la vostra attenzione.State attenti!

Raccom. 3 RICHIEDERE UNA RISPOSTA

Non CHIEDERE di fare qualcosa, ma DIRE di farlo.Dopo aver fatto la richiesta,dare un po' di tempo per rispondere.Dopodochè aiutare a rispondere.es. se si chiede "carlo, sei contento oggi?" e non si riceve una risposta, aiutare Carlo a dire " SI, Sono ----------" lui dovrebbe completare la frase.Se ancora non c'è risposta, aiutare ancora " Si, sono........." (se lui sembra essere contento).Se ancora non c'è risposta, suggerire una risposta verbale o gestuale di "si" o "no".Qualunque risposta riusciate a farvi dare ( anche se siete costretti a prendere la sua testa e farla muovere in modo da ottenere un "si"), accertatevi di premiarlo per una "bella risposta!" .Non permettere mai che una vostra domanda rimanga senza risposta o che un istruzione (comando) non venga completata. Se si fa questo, il bambino con autismo imparerà che le risposte non sono sempre necessarie e quello che lui ha da dire non è importante. Siate sicuri di avere una risposta.

Raccoma. n 4: IGNORARE IL LINGUAGGIO , RUMORI, RISATE E COMPORTAMENTI NON ADEGUATI

Immaginate questa scena: Tutto a un tratto Andrea, bambino con autismo, inizia a ridere scioccamente. L'insegnante spende 15 minuti a chiedergli cosa lo faccia ridere, ride con lui, gira nella stanza indicando vari oggetti e chiedendo "è questo che ti fa ridere?". La risata poi si interrompe di co.lpo, com'è iniziata. L'insegnante cercava forse un momento di connessione con Andrea,invece ha soltanto rinforzato un comportamento inappropriato per 15 minuti!! Ricorda, porre attenzione al bambino quando vedi un comportamento che vuoi che si ripresenti, e ignora i comportamenti che vuoi fermare. Cosa c'è di inappropriato nel ridere? Niente, se è collegato a qualcosa che sta succedendo.,ma se non c'è collegamento con niente, bisogna ignorarlo.Bisogna insegnare ai bambini con autismo quali sono i comportamenti o il linguaggio appropriati e quali invece no.Ciò è valido per i comportamenti autostimolatori, l'ecolalia, parole non contestuali,urla,azioni stupideecc. Un errore dei genitori e degli insegnanti dei bambini con autismo è di incoraggiare OGNI tipo di comunicazione, perché è così raro ottenerla dal bambino. Ma bisogna assicurarsi di rinforzare in modo diverso la comunicazione rilevante e quella no, altrimenti si avranno più atteggiamenti irrilevanti, perché il bambino capisce che attira la vostra attenzione.Quando la risposta o l'azione del bambino è rilevante, essere generosi coi complimenti e spiegare la connessione tra quanto il bambino ha detto ,o fatto, e l'evento relativo (es: Si, Andrea, è divertente vedere Bunny che ride!)

Raccom. 5:PARLARE IN MODO LENTO,CHIARO E SPECIFICO

,Ricordare che le persone con autismo possono avere dei problemi a decodificare quello che stai dicendo.All'inizio, parla piano e chiaro perché il bambino riceva tutte le tue indicazioni verbali. ( dopo parlerai nel modo più normale possibile, in modo che il bambino capisca TUTTI, non solo te)
Sii sicuro che il bambino ti guardi ,per assicurarti che colga anche i suggerimenti non verbali.Cerca di essere specifica, e finchè non sei certa che il bambino capisca astrazioni o altro, non usarle. Ad es, invece di dire "prendi una sedia", dì "siediti sulla sedia".Molti bambini con autismo prendono le cose alla lettera e possono avere problemi a capire delle frasi non letterali, anche se di uso comune. Usare i nomi come nomi,gli aggettivi come tali e i verbi anche. Se state insegnando i colori usando dei blocchi colorati, non dite "questo è blu", ma " questo è un blocco blu".Non dite" questa è una mucca", se mostrate l'immagine di una mucca. Dite, invece," questa è la foto di una mucca". Evitate anche di fare inavvertitamente una domanda se intendete dare un comando. Di solito lo facciamo quando diciamo al bambino di fare qualcosa e poi aggiungiamo : "va bene?"; questo cambia il comando in una domanda, e il bambino può dire "No". E, siccome vogliamo che una comunicazione appropriata venga sempre rinforzata, a quel punto dobbiamo acconsentire e fermare l'attività.Evitare vere domande, come "lo facciamo?",o "sei pronto a lavorare?".Altre frasi da evitare: "fallo per me".( il lavoro a scuola non è fatto per qualcuno, è un dovere del bambino).Evitare anche "grazie"e "per favore",quando diamo un comando, sono frasi educate ma non necessarie per comportamenti che vanno pretesi.

Raccomand. N. 6: Usare una tabella o altri sistemi che preparino agli eventi successivi e ai cambiamenti .

Molti bambino con AS si oppongono ai cambiamenti e preferiscono la monotonia, probabilmente perché non riescono a capire completamente e a prestare attenzione a tutte le indicazioni ambientali che annunciano che sta per avvenire una transizione. Molti bambini con AS si focalizzano solo su una parte della situazione e non sulla sua interezza. Ad es, noi ci guardiamo intorno e vediamo la gente che si prepara per andare a casa, che aggiustano le loro acarte, o guardiamo l'orologio,ecc, ma i bambini con AS possono non recepire questi segnali e rimanere concentrati solo sull'attività che stanno eseguendo in quel momento.Hanno bisogno di sapere quali attività vengono prima, dopo, e per ultime. Devono essere avvisati quando un'attività deve cambiare (" tra 5 minuti smetteremo di fare il puzzle") e deve iniziarne un'altra (" quando finirai il puzzle faremo matematica").Devono essere preparati se verrà qualcuno in classe o a casa, o se sta per accadere qualcosa di insolito o spaventoso (" tra 5 minuti suonerà la campanella/ l'allarme. Farà molto rumore!").
Si possono usare le "social stories", che sono delle brevi storie che spiegano la ragione delle cose a questi bambini, spiegano la prospettiva delle altre persone, e quali sono i comportamenti che ci si deve aspettare dagli altri e dai bambini con AS: Le social storie possono essere un ottimo modo per preparare i bambini ai cambiamenti e alle nuove situazioni.

Raccom 7: NON ALZARE LA VOCE, AFFERRARE IL BAMBINO, O MINACCIARLO DI PUNIZIONI

Alzare la voce sembra un modo naturale per ottenere arrendevolezza,ma i bambini con autismo possono essere ipersensibili nell'udito.E allora ti eviteranno.Inoltre, se alziamo la voce è perché probabilmente abbiamo già dato un comando 4 o 5 volte. Quello che abbiamo trasmesso al bambino è che l'unica volta che facciamo sul serio è quando alziamo la voce, quindi sa che non ci aspettiamo che lui obbedisca se non quando gridiamo.Per evitare questo problema, dire al bambino di fare una cosa solo una volta o due, se non obbedisce, aiutare a farlo nel modo meno intrusivo possibile .Ad es, se con voce calma hai già detto al bambino 2 volte di sedersi e lui è ancora in piedi, mettergli la mano sulla spalla e guidarlo sulla sedia. Quando è seduto, dirgli " bravo per esserti seduto, mi piaci come segui le istruzioni"il bambino capirà che fate sul serio.
Invece che inseguire o afferrare un bambino che fugge via, dite al bambino cosa dovrebbe fare ( " devi tornare qui") e offrirgli la possibilità di tornare da solo. Es, " appena torni e finiamo questo lavoro, faremo la merenda"Non minacciare conseguenze negative ("se non torni, non potrai uscire per tutto il giorno!") si avrà una lotta e/o maggiore resistenza.Rimani calmo e sii positivo.Insegnate al bambino a chiedere o dire dove state andando anticipando il comportamento evitatorio e dicendo " Mi pare che hai voglia di uscire. Dillo con parole tue".E dopo premiate questo comportamento appropriato con una passeggiatina .
Raccoman. N. 8 : Do Non permettere che i comportamenti negativi abbiano successo nell'evitare le richieste .
Se date un'istruzione al bambino e lui fa un capriccio, ti ignora, si autostimola, se ne va via, o rifiuta di fare l'attività, devi continuare a insistere finchè il compito non sarà completato. Aspettate che il bambino sia calmo e assicuratevi che il compito sia completato.Usate una frase che aiuti la sua motivazione. Es."so che non ti piace rifare il letto, ma appena avrai finito sarà l'ora di andare in bici (o qualcosa di piacevole per lui)".Questo risulterà in una situazione in cui tutti e due sarete vincitori,che è quello che noi cerchiamo sempre per i nostri bambini. Permettere a un bambino di sottrarsi ai suoi compiti è un rinforzo molto potente per i loro comportamenti di esitamento (capricci ecc) e sarà un'abitudine molto difficile da eliminare, una volta che si sia stabilita.

Raccom. N. 9 :Non arrendersi riguardo le routines o le manie.

Spesso i bambini AS hanno manie o rituali che si sentono obbligati a eseguire.Spesso, il bambino pretenderà che anche gli altri aderiscano alle sue routines. Per es., conosco un bambino che deve contare 10 scalini mentre sale. Se sbaglia a contare o se gli scalini non fanno la somma di 10, il bambino insiste che lui e la mamma ripartano daccapo la scala. Probabilmente questo è un comportamento simile a quello del disturbo ossessivo-compulsivo.E' come se il bambino credesse che qualcosa di brutto potrebbe accadere se la stessa routine non viene seguita. Quando la routine è completata, c'è un senso di sollievo e le "cose brutte" non accadranno. Fermare il bambino dall'eseguire la routine (o il rituale) può risultare in una brutta crisi d'ira. Arrendersi alla routine dopo di ciò, rinforzerà la routine e anche i capricci- non una cosa buona! Non fate di tutto per eliminare tutte le routine e i rituali. Per quelli che non sono pericolosi e non violano i diritti altrui (es, allineare le macchine nalla stanza dove gioca), puoi semplicemente ignorargli. Ma non permettere al bambino di chiedere che anche gli altri eseguano le loro routine o rituali e non permettete che lui li faccia in tutta la casa o a scuola. Farà capricci, ma saranno ignorati ( se non c'è pericolo fisico). Quando si ignora un comportamento che in precedenza aveva avuto molte attenzioni, probabilmente il comportamento peggiorerà prima di migliorare. Siare pazianti e ignorate coerentemente per almeno 3 settimane ( il tempo che si sviluppi una nuova abitudine).Se il comportamento non diminuisce, sarà richiesta un'altra strategia ( forse l'attenzione non era la motivazione del comportamento).

ReRaccoman. N. 10: commendation 10: Establish, reinforce, and expect the basic "learning/ attending protocol."

Spesso le persone con AS hanno difficoltà a prestare attenzione alle cose importanti, e si concentrano su aspetti irrilevanti di quello che stiamo dicendo o facendo o sono distratti dai loro stessi interessi, azioni, o bisogni sensoriali. Per insegnare loro in modo efficace, dobbiamo prima ottenere la loro attenzione. Le prime volte che sono venuta in contato con la realtà dell'autismo è stato quando fui assegnata alla valutazione di bambini che fossero idonei a un programma di intervento precoce. I miei tentativi di valutare i bambini con autismo sarebbero stati comici ,se non fosse stao per la grave natura della loro condizione. Tirai fuori le costruzioni e i puzzle... e poi fu un parapiglia!I miei rapporti furono del tipo:" IL bambino ha impilato 2 costruzioni sul divano, 3 sul tavolo ,e 4 dietro il frigorifero": Questo "potrebbe" andare anche bene allo scopo di valutare, ma insegnare è invece diverso. Per insegnare a un bambino, devi avere la sua attenzione.Questo significa che devono essere in un punto preciso della stanza, preferibilmente seduti, e guardarti. Le mani non devono muoversi nell'aria, giocare con qualcosa, o massaggiare il loro corpo. Le mani devono essere pronte per lavorare. Questo è esattamente come deve essere il protocollo "Apprendimento/partecipazione".

................................................................protocollo
a. dare il comando: " seduto". Se il bambino non si siede, fatelo voi e lodate il bambino per " aver seduto bene".
b. dare il comando: " mani sulla tavola" o " mani pronte". Se il bambino non lo fa, fatelo voi e poi subito lodatelo per " bravo come tieni le mani" o " bene per come segui le istruzioni".
c.Dare il comando: "guardami". Se non vi guarda, aspettate e, quando avrete anche un piccolissimo contatto oculare, elogiatelo per il "bello sguardo" e presentate un'attività piacevole o una ricompensa in cibo. A volte è necessario tenere un pezzo di cibo o un giocattolo preferito vicino ai propri occhi per ottenere lo sguardo.Una volta che il contatto oculare è più regolare, eliminare il tenere l'item desiderato vicino agli occhi.
Siate sicuri che queste tre cose siano presenti prima di dare un'istruzione, un'attività, o una ricompensa. Questo preparerà il bambino a imparare, aiuterà a controllare gli stimoli esterni, e insegnerà al bambino l'abitudine di imparare e ascoltare quello che gli si sta insegnando.




 

Registrato: 14 Set 2003
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Inviato: 24 Giu 2004 - 00:12

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Cara Giulia , benvenuta !
Qui il link dove potrai leggere qualcosa interessante per chi deve insegnare ai nostri bambini.
http://www.genitoricontroautismo.com/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=56

Un bacio




capotanny
Frequentatore

 

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Inviato: 24 Giu 2004 - 08:20

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Cara Giulia,
ho letto dalla tua presentazione che parli di una scuola PER bambini autistici, mentre qui parli di una scuola che ACCOGLIE bambini autistici. La differenza non è da poco, perché si sente parlare di classi sperimentali DEDICATE all'autismo, cioé quanto di più deleterio ci possa essere per i nostri bambini e ragazzi che invece hanno bisogno di normalità come l'aria che respiriamo. Puoi spiegarci esattamente di cosa si tratta?
Grazie e auguri
I.




giulia85
Novellino

 

Registrato: 23 Giu 2004
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Inviato: 24 Giu 2004 - 21:43

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Ciao,

intanto volevo ringraziarvi per avermi fornito suggerimenti e consigli per insegnare ai bambini autistici. poi volevo spiegare che dove lavorerò, premettendo che vivo in Svizzera. Dunque, da agosto lavorerò in una scuola internazionale per bambini autistici. mi scuso se mi sono espressa male...solo non pensavo che ci fossero "scuole" "persone" che non "trattano" bene questi bambini e che li ritengono" così diversi". forse perchè abituata alla Svizzera non se ne vedono di queste cose...
comunque, tranquilli, è una scuola di gran nome dove i bambini svolgono numerose attività(praticano ogni giorno attività fisica di pomeriggio), al mattino studiano come ogni bambino fa.

vi ringrazio e accetto ben volentieri altri consigli!




capotanny
Frequentatore

 

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Inviato: 24 Giu 2004 - 23:24

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FEDEA School and Centre for Autism: è questa la scuola?

Ciao
I.




giulia85
Novellino

 

Registrato: 23 Giu 2004
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Inviato: 25 Giu 2004 - 10:24

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si è proprio questa... è così conosciuta?

sono rimasta senza parole... come la conosci?

Giulia




capotanny
Frequentatore

 

Registrato: 14 Set 2003
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Località: Milano
Inviato: 25 Giu 2004 - 23:31

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Cara Giulia,
basta fare un giro su web. Ho visto che in questa scuola, dedicata ad autistici dai 4 ai 20 anni di età, si propongono il TEACCH (la scuola è affiliata alla Division Teacch dell'università della North Carolina, dove è nato questo programma), l'ABA e il PECS.
Di cosa ti occuperai, se non sono indiscreto?
Ciao
I.




giulia85
Novellino

 

Registrato: 23 Giu 2004
Messaggi: 11

Inviato: 25 Giu 2004 - 23:39

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Ciao,

in questa scuola in pratica oltre agli insegnanti veri e propri, ci sono stagiare, che in pratica agiscono da insegnanti di sostegno... semplicemente aiutano i bambini nelle diverse attività... e io farò questo...
mi verrà "affidato" un bambino in particolare che seguirò tutto l'anno... e che comunque segue gli insegnamenti di persone specializzate nelle varie discipline...
vorrei chiederti se puoi spiegarmi i 3 programmi di cui mi hai detto e che conosco poco.

grazie,

Giulia




m.borghese
Amministratore

 

Registrato: 14 Set 2003
Messaggi: 188

Inviato: 25 Giu 2004 - 23:42

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In quanto moderatore di questa sezione del forum, mi limito per il momento a segnalare che sto seguendo con attenzione tutti gli interventi comparsi fino ad ora sull'argomento (come in tutte le altre sezioni del forum di questo portale, naturalmente), aggiungendo che non sono intervenuto non per non rispondere al quesito di partenza posto dalla nostra gentile interlocutrice, ma semplicemente perché la discussione ha preso subito una piega interessante ed esauriente indipendentemente da un mio eventuale intervento.
Lascio pertanto che tutto prosegua come si è svolto fino ad ora, riservandomi, ovviamente, di prendere la parola con o senza le vesti ufficiali del moderatore, ove mai le circostanze lo richiedessero.
Intanto ringrazio ed apprezzo tutti coloro i quali stanno sviluppando questo interessantissimo tema con i loro interventi.
Buon prosieguo...
MassimoBorghese.




capotanny
Frequentatore

 

Registrato: 14 Set 2003
Messaggi: 166
Località: Milano
Inviato: 26 Giu 2004 - 02:03

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Cara Giulia,
Teacch è l'acronimo di Treatment and Education of Autistic and related Communication Handicapped Children. E' un programma perfezionato dal dr. Schopler presso l'università della North Carolina, divenuto ufficiale negli USA. Non si tratta di una terapia in senso stretto ma di una forma di trattamento dell'autismo e di altre forme di disabilità che prevede il potenziamento delle capacità già presenti nel malato, adattando l'ambiente circostante alle sue proprie esigenze. In questo, come puoi immaginare, non è prevista la guarigione, ma il contenimento della malattia in forme socialmente accettabili.
L'ABA è la sigla di Applied Behavioral Analysis, cioè analisi comportamentale applicata, una terapia (questa si!) derivata dal metodo Lovaas (dallo psicologo da cui prende il nome) che ha trovato larga diffusione nel mondo anglosassone e nei paesi del Nord Europa. Si tratta di una terapia intensiva dedicata alla cura dell'autismo e altri disturbi del comportamento che ha portato i migliori risultati, con guarigioni e consistenti miglioramenti.
PECS significa Picture Exchange Communication System. E' una forma di comunicazione non verbale basata sulle immagini e sul disegno.
In sintesi, questo è quanto la scuola svizzera afferma di offrire.
Devo dire suoni molto strano l'abbinamento Teacch-Aba nella stessa struttura, essendo il primo un programma che, se ben fatto, risulta piuttosto rigido ed esclusivo. Ciò spiega il difetto fondante di questo istituto - mi sbaglierò, ma questo è il mio pensiero - cioè l' essere dedicato esclusivamente all'autismo e patologie simili. Come avevo già accennato, gli autistici non devono vivere "separati", ghettizzati in un mondo artificiale ritagliato a loro immagine, ma calati il più rapidamente possibile nella normalità dei rapporti, delle emozioni, degli affetti che ogni soggetto "sano" vive.
Ti auguro buon lavoro
Ciao
I.




giulia85
Novellino

 

Registrato: 23 Giu 2004
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Inviato: 26 Giu 2004 - 04:43

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Ciao,

ti ringrazio per avermi spiegato i vari programmi di insegnamento!
io ancora non posso dare giudizi sulla scuola in quanto devo ancora iniziare questo lavoro. comunque credo che sia un'ottima scuola anche perchè i bambini vengono seguiti personalmente e in più si aiutano stando insieme. fanno moltissime attività fisiche, studiano tutte le materie... e stanno a scuola fino alle 17 del pomeriggio. In Italia come sono le scuole per bambini autistici? mi interessa saperlo...
poi, per il fatto che sembra un "ghetto"... sinceramente non la penso così... anche se non ho avuto ancora modo di vederlo dall'interno, ti posso garantire che non è questo lo scopo o il modo in cui vengono trattati.
solo che penso che se esistono questi istituti specifici in cui ci si concentra esclusivamente sui bambini autistici non sia per emarginarli, ma per seguirli con più attenzioni e più cure visto che spesso negli istituti ordinari si tende a mettere da parte i soggetti più in difficoltà.
In Italia che tipo di attività sono offerte a questi bambini?

grazie,

Giulia




capotanny
Frequentatore

 

Registrato: 14 Set 2003
Messaggi: 166
Località: Milano
Inviato: 26 Giu 2004 - 07:11

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Cara Giulia,
è vero, spesso negli istituti ordinari i bambini autistici faticano ad essere perfino accettati e peregrinano da una scuola all'altra fino ad arrivare ad una in cui, il più delle volte, vengono "parcheggiati" e tollerati. Cosa viene offerto in Italia? Poco o nulla e quel poco è frutto più dell'interesse e della dedizione di insegnanti volenterosi che delle istituzioni scolastiche.
L'Angsa, l'associazione di genitori di soggetti autistici di maggior peso in Italia, qualche tempo fa aveva proposto il progetto "rete delle scuole" il cui succo era la "presa in carico" dell'autistico praticamente dalla culla all'età adulta secondo il Teacch, da attuarsi anche in ambito scolastico. Praticamente, visti gli adattamenti nostrani di questo programma, una contraddizione in termini: le nostre strutture sanitarie si ostinano a "passare" alle famiglie due o tre ore di Teacch la settimana, volendo così trasformare in terapia ciò che terapia non è, essendo invece una precisa "way of life" pianificata per il piccolo, inconsapevole autistico.

Ciao
I.




giulia85
Novellino

 

Registrato: 23 Giu 2004
Messaggi: 11

Inviato: 26 Giu 2004 - 09:58

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Ciao,

certo mi dispiace che in Italia sia così... perciò penso che sia lodevole l'esistenza di questi istituti (che comunque avranno senza dubbio i loro pregi e difetti) piuttosto che la totale mancanza...
io comunque sono italiana... solo che vivo in Svizzera da quasi 5 anni... e devo dire che questo paese non finisce mai di stupire!
appunto mi dispiace che un paese così grande come l'Italia non offra certe cose...
io ti ringrazio per l'aiuto che mi hai dato... se hai esperienza in questo campo mi piacerebbe sapere come ci si trova, se è difficile...

Giulia




badfrancy
Frequentatore

 

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Inviato: 26 Giu 2004 - 22:32

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Perdonatemi se intervengo, ma questo è un argomento caldo per me. Se avete letto la nosra storia, forse ricorderete che noi vivevamo in Olanda. Ebbene siamo tornati in Italia giusto perchè in Olanda F. sarebbe stato inserito in una di queste bellissime scuole speciali. Vi assicuro che queste strutture sono molto belle e che l'attenzione per il supporto al diversamente abile li è molto sviluppata. Tutto bello, se non fosse che i bambini autistici hanno assolutamente bisogno di essere e confrontarsi con i loro pari. L'autismo si può trattare e parte integrante del trattamento è la normale vita di relazione. Noi siamo tornati in Italia, buttando alle ortiche 9 anni, perchè qui, con tutti i difetti che conosciamo, i bambini non vengono trattati separatamente ma integrati. So quanto costi ottenere un'insegnante di sostegno valida, una classe accogliente, ma tra combattere ed aver perso in partenza, io una scelta l'ho fatta...

Scusatemi, ma continuo a credere che, nonostante la stiano cercando di smontare pezzo dopo pezzo, la nostra cultura di stato solidale è invidiabile rispetto al resto del mondo.

Stefano