Storia di Bradley e sua sorella |
La seguente e' la testimonianza di Stephanie , la storia della sorella di una persona con autismo tratta dal sito di suo fratello Bradley Olson , http://www.paulbunyan.net/users/cbsolson/BOlson1/
Stephanie
Vivere con Bradley e' stato difficile . Guardandomi indietro oggi , certamente lo considererei un arricchimento ma avreste dovuto provare a dirmelo quando ero piu' giovane !! Quando gli fu diagnosticato l'autismo , i miei genitori non ne avevano mai sentito parlare . All'ospedale pediatrico di Minneapolis furono di grande aiuto nel descrivere di cosa si trattava meglio che poterono . Quando lui fu diagnosticato , l'autismo non era cosi' comune . Era nuovo . Bradley aveva solo 18 mesi quando fu diagnosticato . Mia madre racconta di aver notato alcuni comportamenti diversi e di sentire che qualcosa non andava . Parlava un po' , ma a 5 anni perse completamente il linguaggio . Dondolava , girava gli oggetti , guardava fissamente e faceva le " normali " cose autisrtiche . I medici lavorarono con lui per anni . Noi vivevamo qui , a Bemidji e i suoi specialisti erano a Minneapolis. Mia madre prese la difficile decisione di affidarlo ad una famiglia in modo che potesse frequentare la scuola e avere i servizi necessari . Come ho detto prima , crescere e' stato difficile per me . Io ero una ragazza normale . I miei sentimenti erano imbarazzo , odio , senso di colpa , tristezza , solitudine , e confusione . Non avevo amici per paura di quello che lui poteva fare . Lo difendevo quando gli altri bambini lo prendevano in giro , quindi ero anche io discriminata . Lo guardavo affannarsi per fare cose che io davo per scontate . Non avevo un fratello con cui litigare , con cui giocare o con il quale azzuffarmi . Vedevo gli amici divertirsi con i loro fratelli , ma io lo tenevo nascosto. Mia madre e io abbiamo fatto tutto , qualunque cosa trovavamo funzionasse per aiutare mio fratello . C'erano molte cose che i dottori ci dicevano di non fare e maestri che dicevano che non avrebbe funzionato cio' che noi trovavamo funzionare . Inutile dire che Bradley si e' diplomato all' high school e poi al college. Bradley e' una vera ispirazione per molte persone . Parla a gruppi di persone della sua disabilita' . Sa cosa significhi essere " diverso " . Dice , " Non vorrei essere " normale " perche' sono felice di essere me " . E' un vero onore essere sua sorella . Io sono la sorella di uno Special Autistic Man . un uomo speciale con autismo . Stephanie A. Olson After many visits and trips to Minneapolis, the specialists there told my mom that he probably wouldn't learn past a kindergarten level. He was then moved to Duluth MN and made more progress there. He had a loving, caring foster family in both places, but his major progress was made in Duluth. He started showing an interest in music. He was talking well and expressing himself. I was in 3rd grade and it was getting closer to Christmas. I wrote a letter to Santa and asked for one thing. I wanted my brother to come home. The miracle here is, a few months later, he did. Like I mentioned earlier, growing up was hard on me. I was a normal girl going through processes. My feelings were embarrassment, hate, guilt, sadness, loneliness, and confusion. I didn't have friends over for fear of what he might do. I defended him a lot when other kids teased him, therefore, I was made an outsider too. I watched him struggle to do things that I took for granted. I didn't have a brother to pick on, play with, or fight with. I saw friends with their siblings having fun, but I just kept him my secret. My mother and I did everything and anything that we found worked to help my brother. There were many things doctors said not to do and teachers said wouldn't work that we found did work. Needless to say, Bradley has graduated from high school and he's graduated from college. He works and he even baby sits! Bradley has struggled a great deal in life, but has overcome many obstacles that no one thought possible. He talks normal, he walks normal, and he's the smartest guy I know! His knowledge on computers and music is unbelievable. His photographic memory of facts when it comes to music is remarkable. Ask him anything about a song and he'll give you an hour long speech on that artist, year, type, date of debut, and song. He'll impress you with what he can do on a computer. He has designed web sites for a variety of organizations. He holds down a job where he is surrounded by music and computers. Bradley is a true inspiration to many people. He talks to groups of people about his disability. He knows what it's like to be "different". He says, "I wouldn't want to be 'normal' because I am happy being me." It is a true blessing to be his sister. I am the sister of a Special Autistic Man. I believe that more examples of Autism and more ways of how to work and deal with it would have been helpful. Many parents and families talk to my mother and me about tips and experiences. Stephanie A. Olson ---------------------------------------------------------------------------- Un articolo scritto da Bradley a novembre del 2000 . Un grande insegnamento per noi genitori su come educare i nostri figli che non hanno disabilita'. Le persone con disabilita' in genere non sono diverse da nessun altro Editorial: Bemidji Pioneer November 12, 2000 |
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