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Autismo a 9 anni Print E-mail

Ciao, non scrivo spesso ma seguo e leggo sempre; ho imparato tanto dalla Me-list negli anni e talvolta credo di aver contribuito a rispondere ad alcune domande. Ci sarà sempre chi è un pionere e chi segue ed ognuno di noi passa tra i diversi stadi di leader o seguace.
Mi chiedevo sempre quando mio figlio aveva tre anni quando sarebbe iniziato il suo viaggio "di ritorno" e dove lo avrebbe portato. Non ho idea di quando sia iniziato. Come molti su questa lista con bambini piccoli anche voi non lo sapete e in retrospettiva è un bene non avere una sfera di cristallo per sapere che cosa accadrà. Questo ci ostacolerebbe, bloccherebbe i nostri sforzi. La cosa basilare più importante è fare del nostro meglio ogni singolo giorno con le migliori aspettative e pregustando i risultati e, SE farete questo, i vostri sforzi saranno efficaci per il vostro bambino e per il suo livello di capacità.
La mia sensazione ora guardandomi indietro e guardando al futuro è cheabbiamo fatto il meglio per il nostro particolare bambino e per il suo livello di disabilità che era grave. All'età di 3 anni non parlava, ora invece lo fa anche se in maniera funzionale e non fluentemente e io ho un gran rispetto di ogni espressione intellegibile che mi viene da lui. Ogni sua singola parola è un dono e raramente trascorre un giorno senza che io ricordi questo regalo. E', credo, l'augurio di ogni genitore per tutti i nostri bambini: pregare che loro possano comunicare in qualche modo. Se il bambino rimane non verbale dargli un'altra possibilità di comunicazione, ma l 'obiettivo primario di ogni iscritto a questa lista è aiutare i nostri bambini ad esprimersi. Se non possono parlare, gli insegneremo il linguaggio dei segni, a scrivere, a battere a macchina, i gesti ...insomma qualunque cosa possa servire.
C'erano molti miti e aspettative che avevo nei primi anni ...sarebbe mio figlio cresciuto e avrebbe imparato abbastanza per conversare con me? Sarebbe diventato indistinguibile/guarito se avesse lavorato duramente e intensamente? Dove sarebbe andato a scuola? Si sarebbe saputo vestire da solo? Quanto sarebbe diventato dipendente o indipendente?
Sono stata fortunata sebbene ci siano voluti anni di lezioni 1 a 1: ora impara davvero bene con l'imitazione e con aiuti visivi. E' stato davvero importante che abbia imparato come imparare ad aiutare se stesso e le faticose ore passate al tavolo quando aveva 3, 4 e 5 anni hanno dato i loro frutti. Ora lui può osservare un'azione o una attività e ripeterla con successo copiandola. Ha imparato, guardando suo fratello e successivamente copiandolo, a nuotare e ad andare in bicicletta. Ho capito che può imparare quasi tutto SE è motivato a farlo, cosa che ancora oggi mi sorprende.
Ciò che ho anche imparato e ora accetto come un fatto è che il suo cervello ha difficoltà nel processare il linguaggio. Semplicemente lui non riesce a capire un linguaggio troppo complesso o sottile. Insegnargli nomi e verbi è la chiave per la sua sopravvivenza, ciò che gli serve sapere per comunicare, e nomi e verbi sono necessari per la sua sopravvivenza. Tutti possono capirlo se dice "vado in bagno", "voglio un succo", "vado fuori", in bicicletta ...ecc....Il suo elenco di parole è lungo e lui le tira fuori spesso per comunicare i suoi bisogni. Questo per lui è abbastanza - è soddisfatto di comunicare quando è necessario e va bene anche a me. Il suo sorriso parla da solo e prorompe spesso in una risata davvero contagiosa di cui solo lui conosce il motivo. La vita che vive è piena, di successo e soddisfacente e questo è ciò che conta veramente.
Così io non lo valuto per i traguardi, per le aspettative degli altri o per il completamento di esercizi o criteri di valutazione. Misuro il suo livello di felicità e soddisfazione, la sua autostima, la sua abilità nel reagire a nuove situazioni, la sua tolleranza alla fila del supermercato, all'attesa che io riempia il carrello all'alimentari, l'abilità nel riempire le buste della spesa e aiutarmi a portarle, cose normali, cose che aiutano noi come famiglia e lui come essere umano. Il suo apprendimento progredisce sempre e il suo successo aumenta. Capisco ora che il sogno che avevo per lui a tre anni si è avverato - sebbene non nel modo in cui pensavo.
Non so dove la vita ci avrebbe portato. Sto solo provando a fare il meglio che posso per dargli i maggiori stimoli possibili e per fornirgli un ambiente fertile . Non mi interessano principi troppo rigidi o le mode, o la propaganda di facili successi. Ho semplicemente le mie convinzioni e non credo serva altro a questo punto: ciò che ci ha guidato sono duro lavoro, dedizione per l'ottenimento del risultato finale e stretta aderenza ai principi dell'ABA e credo sarà sempre così.
I principi dell'ABA sono preziosi e faranno da base in ogni cosa facciate ì. A prescindere dalle mode, rimanendo con i piedi per terra, rispettate questi principi chiari e solidi e li avrete sempre a disposizione ogni volta che dovrete affrontare cambiamenti o stress. Ci sono cose che vostro figlio farà che sfideranno i vostri sforzi e metteranno a dura prova la vostra pazienza e tutta l'ABA del mondo non vi avrà preparato per quello che riescono a tirar fuori dal loro "cappello autistico"; non perdete di vista i vostri obiettivi quando ciò accade e non dimenticate il cammino che dovete compiere ....rimanete concentrati su di esso.
Quresti bambini ciclicamente sembrano regredire, ma poi si riprendono. Aspettate senza panico e non siate vittima delle aspettative della gente. Circondatevi di gente che dice la parola POSSO e evitate coloro che sono negativi e non credono a ciò in cui voi credete. Mio figlio legge, scrive, parla, si veste da solo, frequenta indipendentemente una scuola affollata, si compra il pranzo, conta i soldi, va in bici, nuota e tutti coloro che dicono che un bambino autistico non può fare tutte queste cose ------IO NON LI SENTO E NON GLI DO RETTA.
Il mio ultimo consiglio è credere in voi stessi, credere in ciò che state facendo - non chiedete in giro un sacco di opinioni e previsioni - nessuno in realtà sa che cosa il tuo bambino può o non può realizzare. VOI avete un obiettivo da raggiungere, VOI dovete crederci. Se lo farete, allora il vostro bambino sentirà il vostro intento e VOI realizzerete che cosa state cercando di ottenere. Anche se non raggiungerete esattamente quello che avete pianificato, raggiungerete sicuramente altro. Chiedete le opinioni di qualcuno in cui avete fiducia, fate un progetto e mettetevi in moto --guardate avanti e non voltatevi indietro .
Cate

 

Date: Fri, 26 Mar 2004 09:53:27 -0500