Integrazione sensoriale, scritto da Manolo Dominguez - Istituti Fay |
Presentare in cosa consiste la integrazione sensoriale in un solo messaggio è come pretendere parlare di terapie biomediche in due battute, si rischia molto facilmente di rimanere nell'anedottico. Capisco che ci sono migliaia di domande che vanno dagli aspetti più teorici a quelli più personali. Tenterò di presentare alcuni aspetti in un certo ordine e senza annoiare, per cui, sicuramente senza esaurire le domande... prendo spunto dei commenti letti... Gli interventi sensoriali, sono, è questo è riconosciuto da tutti con una minima esperienza negli ambienti DAN che ormai conoscete bene, un pezzo in più del puzzle. Non il pezzo più importante, non l'unico, non da sottovalutare. Sappiamo che lo spettro autistico sempre presenta una faccia di anomalie sensoriali in maggiore o minore misura e infatti, queste situazioni formano parte delle tradizionali descrizioni del disagio (anche le neuroscienze parlano precisamente di cellule di purkinge nel cervelleto, ecc...). Facendo un pò di parallelismi con gli interventi biomedici, è certo che ci sono molte cose che possono aiutare chiunque, ma ogni caso è diverso. Evidentemente, un intervento come la dieta SGSC, o la introduzione della B6, o i minerali, o un processo di chelazione, interferiscono in diversi modi con la sensorialità. Come mi succede quando prendo troppo caffè, o 5 bicchieri di buon vino italiano (non lo faccio mai, lo dico solo per fare un esempio). Alcune di queste interrelazioni possono essere positive (introdurre supplementi di Calcio, spesso fà diminuire i sensorismi visivi relazionati con l'intensità della luce), 1. Ci sono più risorse da gestire + non sò cosa farmene di tutte queste risorse = ci gioco con loro (come quando io muovo la 2. Ci sono più risorse da gestire o qualcosa si è sbloccato + alcuni dei miei percorsi sensoriali non sono sufficentemente organizzati = mi metto a fare quello che più importante è da fare, organizzarli... utilizzandoli, super-utilizzandoli come fà un neonato. Se serve il paragone, quando un paralitico cerebrale di 5 anni guadagna il controllo delle sue mani dopo molto lavoro, la prima cosa che farà è portarle in bocca.... alcuni lo consideranno autostimolazione (perche ha 5 anni) ma se quando aveva 5 mesi non ha potuto farlo, ancora deve farlo.... non si possono saltare tappe. 3. Dovuto alla natura stessa dell' intervento, c'è una situazione anomala (sindrome di astinenza, troppi metalli nel circolo sanguigno) = molte di queste situazioni comportano alterazioni temporali della sensorialità (come chi era assuefatto di Un concetto chiave in tutti questi casi è quello di "dieta sensoriale". Se non voui che tuo figlio ricerchi la stimolazione Sul momento nel quale gli interventi sensoriali devono essere introdotti... io personalmente penso, il prima La stimolazione sensoriale non include solo la stimolazione uditiva o quella visiva... anche se queste sono di solito molto potenti. A volte dimentichiamo il ruolo incredibilmente importante del senso dell'equilibrio (si, è un senso) e della propriocezione (la tattilità interna). Teorie a parte, una delle mie prime ossesioni è quella di insistere con le famiglie, che la autostimolazione non è il ...per le cose concrete ci sto lavorando in alcuni documenti da inviarvi.... ma davvero stimolare,
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