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Piedi di Piombo Stampa E-mail

Pubblichiamo la risposta di un nostro lister, a nome di Genitoricontroautismo, inviata al giornalista, Paolo Casicci, autore dell'articolo pubblicato su Il Venerdì di Repubblica, che può leggersi nel nostro archivio files ( sezione Genitoricontroautismo e i Media)

Gentile signor Casicci,
ho letto con attenzione il suo servizio sul Venerdì di Repubblica del 10 u.s. e vorrei comunicarLe alcune mie impressioni in merito a quanto ivi scritto anche a nome del portale genitoricontroautismo cui appartengo.
Vorrei innanzitutto evidenziare che il dualismo insito nel titolo e che vede contrapposti da una parte la "scienza" e dall'altra il Ministro Storace (ormai ex) non esiste. Esiste semmai una nuova teoria scientifica sulle cause, gli effetti e le cure della sindrome autistica portata avanti da un gruppo di scienziati italiani in collaborazione con quelli americani che, come sempre è accaduto nella storia stenta ad affermarsi come nuovo paradigma scientifico e a sostegno di quanto dico cito un esempio su tutti: Galileo Galilei che sostenitore delle teorie Copernicane ("non il sole gira intorno alla terra, ma la terra e gli altri pianeti girano attorno al sole") fu processato dall'Inquisizione e condannato come "eretico", avendo contestato la teoria tolemaica del geocentrismo su cui si fondavano invece i convincimenti scientifici dell'epoca.
Per quanto riguarda l'ex Ministro della Sanità credo che la sua estrazione non medica non gli poteva consentirgli una autonomia di giudizio sul già difficile fenomeno "autismo" e, per questo, egli si sia avvalso, come è giusto che sia, dei suoi collaboratori di gabinetto, essi sì medici e scienziati, per prendere la decisione coraggiosa di non ostacolare il "nuovo". Egli infatti prendendo in considerazione e monitorando il metodo Dan, ha mostrato una notevole capacità e lungimiranza politica che prescinde dallo schieramento politico cui appartiene e su cui si può anche non essere d'accordo.
D'altronde, se la D.ssa Cecconi della Segreteria Tecnica del Ministro si sposta dall'Italia per andare a seguire il Congresso Dan negli Usa un motivo ci sarà; si presume che degli accertamenti preliminari sono stati fatti. Oppure si vuole banalizzare tutto dicendo, in maniera tipicamente italiana, che si è trattato di una bella gita "fuori porta"?
Coglie nel giusto invece quando dice che il Dan si fà giudicare dalle famiglie e mi dispiace che non tragga alcuna conseguenza da ciò andando a parlare con le famiglie stesse.
Infatti proprio le famiglie sono i migliori giudici della situazione ed esse sono perfettamente in grado di valutare i comportamenti e gli eventuali miglioramenti dei loro figli.
Senza dubbio ha creduto di fare un buon servizio all'informazione rappresentando le due posizioni all'interno dell'universo dei genitori autistici ma, mi creda, non è così. Innanzitutto per il numero: il nostro Portale in soli due anni di attività e senza alcun aiuto o contributo, ma soprattutto senza chiedere niente ai genitori, è passato da tre iscritti ai circa 3.000 di oggi, soverchiando di gran lunga tutte le varie associazioni genitoriali da Lei citate messe insieme. E poi per la qualità dell'intervento. Per essere certo di non sbagliare nelle Sue valutazioni La prego di dimenticare per un momento di essere un giornalista e di assumere il punto di vista del genitore del soggetto autistico. Ha a che fare con un bambino che soffre. Ha problemi intestinali causati dalla mancanza di flora batterica, di tossine nel sangue causate dai metalli pesanti, di cattivo metabolismo causato dall'allergia al glutine e alla caseina (Tutte le analisi sinora svolte, in uno dei più grandi laboratori del mondo, il Great Smokies lo hanno dimostrato). Soffre molto, la sua mente è confusa, annebbiata e gli si chiede di avere quei comportamenti che i bambini "normali" apprendono con naturalezza. Egli invece urla, si dispera, non sa parlare nè scrivere, non riconosce nessuno e coltiva le sue stereotipie. A quel punto due sono le strade che Le si aprono davanti : "imparare a convivere con l'autismo" come dice la Vivanti e attrezzarsi quindi con case accoglienza (è un eufemismo per dire mettiamoli nel ghetto) e tranquillanti (per ammansirli e inebetirli) oppure metterli a dieta (che non significa farlo morire di fame ma privare la loro alimentazione di glutine e caseina, cosa che i celiaci tranquillamente fanno) e arricchirli di vitamine (la MB12 appunto) e minerali.
Se vuol essere coerente e consequenziale, venga a parlare direttamente con i genitori. Molti di loro Le potranno esibire certificati medici rilasciati da autorevoli Aziende Sanitarie Nazionali, neuropsichiatri, pediatri e specialisti di ogni tipo che davano i loro figli per perduti e chiedevano l'intervento del Servizio Sanitario Nazionale per prendere in cura questi bambini che secondo loro, non avrebbero mai potuto raggiungere il minimo livello di autosufficienza. Oggi quegli stessi ragazzi frequentano con profitto la scuola, parlano, leggono, scrivono e soprattutto sono socializzati.
La D.ssa Cecconi voleva capire cosa c'è dietro l'entusiasmo di molte famiglie: Non Le sembra che qualche motivo ci sia?
Francesco