Insegnare a bambini con autismo: 10 raccomandazioni |
Insegnare ai bambini con autismo Queste raccomandazioni sono state adattate dal lavoro di Martin A. Kozloff, the Judevine Center for Autism, Applied Behavioral Analysis,e di molti genitori e insegnanti.
Non dare per scontato che una persona non possa fare qualcosa solo perchè ha l'autismo.Non farsi influenzare dall'IQ della persona,perché è molto difficile misurare esattamente l'IQ di una persona con autismo.Aspettarsi che invece si comporti correttamente,risponda alle domande,venga se chiamata,e completi i lavori assegnatigli.
Cercare di essere sempre positivi.Stare attenti a ottenere comportamenti appropriati.Quando guardi,commenta su di lui e rinforza con elogi verbali specifici (carlo,mi piace come stai seduto bravo!).Per creare nuovi comportamenti,dare altri rinforzi insieme agli elogi verbali,o fisici (una pacca sulla testa, un "batti cinque" ecc),o primari (cibo),o attività rinforzanti (un giocattolo,un break dal lavoro).E' importante trovare rinforzi potenti (un rinforzo è qualcosa che,dato dopo un comportamento,rinforza questo comportamento).Per trovare un buon rinforzo,parlare ai genitori,altri insegnanti del bamb,guardare cosa il bamb, sceglie spontaneamente,e provare un milione di cose diverse per vedere cosa è motivante per il bambino.Una volta trovato un rinforzo potente,non permettete che il bambino lo abbia finchè non abbia compiuto il comportamento che volete rinforzare.Un accesso illimitato ai rinforzi toglie loro valore.
Non CHIEDERE di fare qualcosa, ma DIRE di farlo.Dopo aver fatto la richiesta,dare un po' di tempo per rispondere.Dopodochè aiutare a rispondere.es. se si chiede "carlo, sei contento oggi?" e non si riceve una risposta, aiutare Carlo a dire " SI, Sono ----------" lui dovrebbe completare la frase.Se ancora non c'è risposta, aiutare ancora " Si, sono........." (se lui sembra essere contento).Se ancora non c'è risposta, suggerire una risposta verbale o gestuale di "si" o "no".
Immaginate questa scena: Tutto a un tratto Andrea, bambino con autismo, inizia a ridere scioccamente. L'insegnante spende 15 minuti a chiedergli cosa lo faccia ridere, ride con lui, gira nella stanza indicando vari oggetti e chiedendo "è questo che ti fa ridere?". La risata poi si interrompe di co.lpo, com'è iniziata. L'insegnante cercava forse un momento di connessione con Andrea,invece ha soltanto rinforzato un comportamento inappropriato per 15 minuti!!
Ricordare che le persone con autismo possono avere dei problemi a decodificare quello che stai dicendo.All'inizio, parla piano e chiaro perché il bambino riceva tutte le tue indicazioni verbali. ( dopo parlerai nel modo più normale possibile, in modo che il bambino capisca TUTTI, non solo te)
Molti bambino con AS si oppongono ai cambiamenti e preferiscono la monotonia, probabilmente perché non riescono a capire completamente e a prestare attenzione a tutte le indicazioni ambientali che annunciano che sta per avvenire una transizione. Molti bambini con AS si focalizzano solo su una parte della situazione e non sulla sua interezza. Ad es, noi ci guardiamo intorno e vediamo la gente che si prepara per andare a casa, che aggiustano le loro acarte, o guardiamo l'orologio,ecc, ma i bambini con AS possono non recepire questi segnali e rimanere concentrati solo sull'attività che stanno eseguendo in quel momento.Hanno bisogno di sapere quali attività vengono prima, dopo, e per ultime. Devono essere avvisati quando un'attività deve cambiare (" tra 5 minuti smetteremo di fare il puzzle") e deve iniziarne un'altra (" quando finirai il puzzle faremo matematica").
Alzare la voce sembra un modo naturale per ottenere arrendevolezza,ma i bambini con autismo possono essere ipersensibili nell'udito.E allora ti eviteranno.Inoltre, se alziamo la voce è perché probabilmente abbiamo già dato un comando 4 o 5 volte. Quello che abbiamo trasmesso al bambino è che l'unica volta che facciamo sul serio è quando alziamo la voce, quindi sa che non ci aspettiamo che lui obbedisca se non quando gridiamo.Per evitare questo problema, dire al bambino di fare una cosa solo una volta o due, se non obbedisce, aiutare a farlo nel modo meno intrusivo possibile .Ad es, se con voce calma hai già detto al bambino 2 volte di sedersi e lui è ancora in piedi, mettergli la mano sulla spalla e guidarlo sulla sedia. Quando è seduto, dirgli " bravo per esserti seduto, mi piaci come segui le istruzioni"il bambino capirà che fate sul serio.
Se date un'istruzione al bambino e lui fa un capriccio, ti ignora, si autostimola, se ne va via, o rifiuta di fare l'attività, devi continuare a insistere finchè il compito non sarà completato. Aspettate che il bambino sia calmo e assicuratevi che il compito sia completato.Usate una frase che aiuti la sua motivazione.
Spesso i bambini AS hanno manie o rituali che si sentono obbligati a eseguire.Spesso, il bambino pretenderà che anche gli altri aderiscano alle sue routines. Per es., conosco un bambino che deve contare 10 scalini mentre sale. Se sbaglia a contare o se gli scalini non fanno la somma di 10, il bambino insiste che lui e la mamma ripartano daccapo la scala. Probabilmente questo è un comportamento simile a quello del disturbo ossessivo-compulsivo.E' come se il bambino credesse che qualcosa di brutto potrebbe accadere se la stessa routine non viene seguita. Quando la routine è completata, c'è un senso di sollievo e le "cose brutte" non accadranno. Fermare il bambino dall'eseguire la routine (o il rituale) può risultare in una brutta crisi d'ira.
Spesso le persone con AS hanno difficoltà a prestare attenzione alle cose importanti, e si concentrano su aspetti irrilevanti di quello che stiamo dicendo o facendo o sono distratti dai loro stessi interessi, azioni, o bisogni sensoriali. Per insegnare loro in modo efficace, dobbiamo prima ottenere la loro attenzione. Le prime volte che sono venuta in contato con la realtà dell'autismo è stato quando fui assegnata alla valutazione di bambini che fossero idonei a un programma di intervento precoce. I miei tentativi di valutare i bambini con autismo sarebbero stati comici ,se non fosse stao per la grave natura della loro condizione. Tirai fuori le costruzioni e i puzzle... e poi fu un parapiglia!I miei rapporti furono del tipo:"
protocollo
a. dare il comando: " seduto". Se il bambino non si siede, fatelo voi e lodate il bambino per " aver seduto bene". b. dare il comando: " mani sulla tavola" o " mani pronte". Se il bambino non lo fa, fatelo voi e poi subito lodatelo per " bravo come tieni le mani" o " bene per come segui le istruzioni". c.Dare il comando: "guardami". Se non vi guarda, aspettate e, quando avrete anche un piccolissimo contatto oculare, elogiatelo per il "bello sguardo" e presentate un'attività piacevole o una ricompensa in cibo. A volte è necessario tenere un pezzo di cibo o un giocattolo preferito vicino ai propri occhi per ottenere lo sguardo.Una volta che il contatto oculare è più regolare, eliminare il tenere l'item desiderato vicino agli occhi. Siate sicuri che queste tre cose siano presenti prima di dare un'istruzione, un'attività, o una ricompensa. Questo preparerà il bambino a imparare, aiuterà a controllare gli stimoli esterni, e insegnerà al bambino l'abitudine di imparare e ascoltare quello che gli si sta insegnando. |
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