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Terapie Antivirali: Rosolia/Morbillo del Dr. Garry F Gordon Stampa E-mail

2006/05/16 16:02

 

Garry F Gordon MD DO MD(H)Gordon Research Institute

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Un ottimo articolo sui ragazzini più grandi non-responder

 

I virus in se stessi

 

Io credo che ognuno dei virus contenuti nel MMR allestisce un proprio "sito di mantenimento" in maniera cronica in diversi organi del corpo. Quando si inizia una terapia antivirale, è possibile riscontrare effetti diversi nei diversi organi.

 

Sono d'accordo con il dott. Wakefield sul fatto che il virus del morbillo nell'MMR virus trova la sua collocazione e quindi crea una infezione virale cronica nel tratto intestinale. Credo anche che il morbillo sia la porzione del vaccino che crea la maggior parte dei problemi visivi che si riscontrano nell'autismo. Quando il virus del morbillo viene eliminato, nei bambini autistici si nota subito un miglioramento dell'intestino, dei movimenti intestinali e dei problemi agli occhi. Nella mia pratica quotidiana, ho l'occasione di trattare alcuni pazienti con morbo di Crohn e colite ulcerosa.

 

Ho scoperto che si può eliminare la causa del disturbo anche senza l'eliminazione del virus. La chiave per eliminare i sintomi in questi individui sembra essere l'utilizzo di supplementi che riducano il mediatore infiammatorio TNF alpha, e quindi ristabilire l'equilibrio TH1/TH2 nel sistema immunitario. Mentre questa strategia risulta efficace nel trattare i sintomi intestinali isolati nell'autismo, è comunque preferibile invece eliminare il virus in questi bambini, per interrompere definitivamente gli effetti dell'infezione cronica che causa il virus del morbillo.

 

La natura e la gravità degli effetti dell'infezione cronica da virus del morbillo può essere esemplificata considerando la ben conosciuta "panencefalite sclerotica".(SSPE). SSPE è un infezione cronica da morbillo che si riscontra più frequentemente nei maschi che non nelle femmine. Sebbene le manifestazioni della SSPE appaiano circa 6-8 anni dopo l'episodio infettivo (QUINDI NON è RICONOSCIUTO COME DANNO???????), i primi stadi della SSPE hanno una stretta similitudine con l'autismo.

 

Compaiono "deterioramenti progressivi intellettivi e comportamentali che includono difficoltà di tipo psicologico, cambiamenti di personalità, declino delle performance scolastiche, perdita di memoria, senso della valutazione errato, coordinazione motoria alterata". Le manifestazioni successive includono: crisi epilettiche, anormalità visive, atasia, discenesia, deficit neurologici, difficoltà percettive e di comunicazione, mutismo. Fortunatamente per gli autistici, le similitudini finiscono qui, perché la SSPE ha esito mortale.

 

 

 

MMR: VACCINO CHE CONTIENE MORBILLO, ROSOLIA, E PAROTITE.

 

Oltre a considerare, come giustamente ha fatto Wakefield, il morbillo, io credo fermamente che questi bambini hanno seri problemi di infezione cronica anche con ognuno degli altri due componenti del vaccino: parotite e rosolia.

 

Credo che la rosolia attacchi il pancreas, o comunque preferisca il pancreas come suo "sito di mantenimento". Il risultato di questa infezione cronica al pancreas sia sbilanciamento della regolazione degli zuccheri, diminuzione della vitamina <k e diminuzione di tutta una serie di enzimi pancreatici.

 

Il diminuito rilascio dei aminoacidi gastrici inibitori provenienti dal pancreas può favorire un eccesso di acido nell'intestino e la conseguente proliferazione di funghi/batteri. Anche l'enzima GAD (acido glutamico decarboxilasi) è sintetizzato dal pancreas ed è cruciale per la regolazione del glutammato e del GABA.

 

L'importanza cruciale dell'equilibrio tra glutammato e GABA è stato descritto lungamente da Blaylock e me. Questi studi discutono il ruolo centrale di un eccesso di glutammato contemporaneamente ad una diminuzione di GABA come condizione dei disordini dello spettro autistico. La recente scoperta del fatto che il rame sopprima il GABA si associa al danno pancreatico che determina lo sbilanciamento rame/zinco nel corpo.

 

Il CCK (colecistochinina) è un altro prodotto del pancreas. Livelli diminuiti di CCK nel cervello sono correlati con il "Strong Span Style" che è un disturbo dell'attenzione.

 

È un disordine psicologico che è caratterizzato da un indebolimento delle normali funzioni comunicative e sociali ed è correlato ad uno stato di ansia e panico. Questa condizione ricorda alcune caratteristiche che si riscontrano nel comportamento autistico. Un diminuito rilascio di secretina dal pancreas è associato con le difficoltà di parola. La secretina rilasciata dalle cellule di Purkinje nel cervello regola le cellule e produce GABA. Inoltre la secretina sembra attivare i neuroni nell'amigdala, un'area del cervello che è atta ad integrare gli stimoli sociali ed emotivi.

 

Gli effetti della vaccinazione singola antirosolia li ho potuti vedere in alcuni miei pazienti:

 

Ho trattato una paziente nemmeno quarantenne, che aveva ricevuto il vaccino singolo antirosolia da quando era stato reso disponibile, dal 1969. La paziente sviluppò un diabete Tipo1 dopo la vaccinazione a circa 8 anni di età. Non era nata con diabete Tipo1. Si sa che il diabete Tipo1 causa danni al pancreas, regolazione anomala degli zuccheri e distruzione dell'enzima GAD che nel pancreas converte glutammato in GABA. Questo quadro clinico ricorda l'autismo.

 

Un altro caso di una paziente di 41 anni vaccinata nei primi anni '70. Ansia eccessiva e panico sono correlati con sbilanciamento degli zuccheri e del GABA. Questa stessa paziente era stata ri-vaccinata contro la rosolia dopo la nascita di ognuno dei suoi 4 figli. Subito dopo l'ultima vaccinazione sviluppò una severa ipoglicemia, tendenza a crisi epilettiche, ansia e panico acuti e agorafobia. Questa condizione è durata per 7 anni. Si può notare la potenziale influenza di ogni singolo vaccino proprio studiando questi casi di somministrazione unica di vaccino.

 

Credo infine che il virus della parotite, scelga come suo "sito di mantenimento" i testicoli e le ovaie, sede dell'equilibrio ormonale. Una grave infezione di parotite determina "orchite"-infezione dei testicoli e "oofrite"-infezione delle ovaie. Negli scorsi anni ho sempre cercato la relazione tra livelli degli ormoni e comportamento autistico nei maschi e nelle femmine. Il risultato di questa ricerca è che ho trovato negli autistici significativi sbilanciamenti ormonali. Questi sbilanciamenti non sono della stessa natura. Questo perché gli autistici, naturalmente, non hanno tutti lo stesso squilibrio biochimico.

 

Alcuni bambini che ho in cura sembrano essere completamente mancanti di testosterone. Alcuni mancano di DHEA. Per contro, altri hanno livelli di testosterone nella norma e altri livelli elevati. Alcune di queste anomalie ormonali possono essere normalizzate con l'apporto di ormoni. Seguendo un programma di eliminazione dei virus dal corpo, fa si che il fabbisogno di questi ormoni non ci sia più, o perlomeno diminuisca.

 

Questo del disequilibrio dei livelli ormonali è il problema cruciali per quanto riguarda il "mito correlato all'età" nell'autismo. Il mito di cui parlo è il luogo comune secondo cui, o si riesce a far regredire l'autismo entro i 5 anni, altrimenti non c'è più nulla da fare. Questo dell'età è un problema pressante per i genitori, che naturalmente devono affrontare problemi di tempo, problemi emotivi e finanziari.

Nella mia pratica medica, io non ho riscontrato nell'età un fattore così determinante nell'autismo. Certo la discrepanza tra i livelli ormonali aumenta con l'età. Quindi il problema correlato ad una insufficienza di ormoni aumenta con l'età. Ma se si affronta lo sbilancio ormionale, l'età non è più un problema così rilevante.

 

UNO DEGLI ADOLESCENTI CHE HO TRATTATO UN ANNO E MEZZO FA AVEVA 17 ANNI.

Di recente il suo insegnante di matematica ha scritto un problema alla lavagna offrendo 5 dollari a colui che avesse finito per primo. In 15 minuti, questo ragazzo ha risolto il problema, correttamente. Più tardi, ha confidato alla mamma che sì, lui aveva fatto un offerta in denaro, ma pensava che nessuno sarebbe riuscito a risolverlo. Lui, l'insegnante, ci aveva messo un'ora e mezza per risolverlo, e questo ragazzo l'aveva risolto in 15 minuti!!!!!!

 

Tra i sintomi rilevati nell'infezione da parotite, è l'incapacità di sentire il dolore. Poiché è sostenuto da una carenza ormonale e da uno sbilanciamento ormonale. È possibile che l'infezione cronica da parotite sopprima emozioni e dolore. A supporto di questa ipotesi è il fatto che quando si ottiene l'eliminazione del virus della parotite con la terapia antivirale, ci sono finalmente dei cambiamenti di umore che stanno a dimostrare una risposta emotiva.

 

Credo anche che in alcuni gravi casi di infezione da parotite ci sia un danno o infezione cronica parotidea. Si suppone che intraprendendo terapia antivirale in questi casi determini miglioramenti nel linguaggio in bambini con abilità di linguaggio limitate.

 

Oltre quindi alle difficoltà incontrate con ogni specifico virus, ricordiamo che si deve fare i conti con le conseguenze di una infezione virale cronica nel corpo. Molti virus sono documentati come induttori della sintesi delle proteine della metallotioneina. Mentre a breve temine questo può essere benefico, a lungo termine questo provoca una diminuzione delle proteine MT nel corpo.

È difficile ripristinare queste proteine una volta che sono state intaccate a causa della mancanza generalizzati di zolfo, così comune a questi bambini. Inoltre, è verosimile che queste proteine MT che dovrebbero indurre una risposta all'infezione virale, siano anche in grado di legare i metalli presenti nel corpo. Tuttavia, mentre le proteine MT lavorano i questo senso, gli agenti virali lavorano invece sequestrando i metalli all'interno delle cellule. RICORDIAMOCI che i virus sono parassiti, non sono organismi autosufficienti!!!

 

È nell'interesse del virus mantenere l'ospite, in questo caso il bambino autistico, immunocompromesso, solo così lui può vivere. Se è vero che il virus è in grado di catturare i metalli nelle cellule, è anche vero che aiuta a mantenere uno stato di immunocompromissione. Le infezioni virali croniche hanno come conseguenza quella di attivare continuamente il sistema immunitario. Questo determina una diminuzione dei mediatori base del sistema immunitario così come una condizione di infezione cronica. E questa condizione di infezione cronica sfocia nella situazione excitotossica di cui ho parlato prima.

 

PERCHÈ NON A TUTTI?

 

Io credo che una spiegazione dell'autismo debba tener conto del fatto che NON TUTTE LE PERSONE VACCINATE DIVENTANO AUTISTICHE. Questo è l'argomento alla base della discussione sul vaccino MMR e sul thimerosal. Io credo che si siano dei fattori predisponenti che fanno sì che un bambino sia particolarmente suscettibile :i livelli di glutammato, disfunzioni del fegato, alcuni tipi ematici, storie di alcolismo, problemi al fegato, infiammazioni neurologiche, i livelli di metalli pesanti nella madre, infezioni batteriche o virali croniche della madre, e altri....

 

CREDO CHE LA CHIAVE SIA L'INFEZIONE DA STREPTOCOCCO.

 

Praticamente tutti i bambini che ho visitato riportano storie di infezioni alle orecchie o infezioni da streptococco, nella primissima infanzia. È un'evidenza riconosciuta che alcuni tipi ematici e particolari tipi genetici siano suscettibili all'infezione da streptococco.

 

è come se lo streptococco stesse permanentemente come parte della flora batterica nella cavità nasofaringea di questi bambini. Il sistema delle mucose trasporta poi batteri e virus nello stomaco. È facile vedere come in situazioni compromesse lo streptococco riesca a sopravvivere nello stomaco per poi passare nel tratto intestinale. Il reflusso gastrico è un fattore implicato nelle infezioni alle orecchie. Quando non c'è da stupirsi se lo streptococco sia implicato anche nell'intestino infiammato.

 

La flora intestinale gioca un ruolo fondamentale nel causare un aumento della permeabilità intestinale, situazione che si riscontra sempre nell'intestino infiammato. La diminuzione del glutatione è anche ricorrente. Le infezioni da streptococco fa diminuire il glutatione, così come livelli alti di glutammato. L'infezione da streptococco è contemporanea a livelli alti di glutammato, il tutto in un "ambiente" povero di glutatione. Lo streptococco ha la capacità di agire come organismo opportunistico e risiede nel corpo come parte della normale flora batterica, aspettando il momento opportuno per provocare un infezione. Ho curato donne che peggioravano in concomitanza col ciclo. Livelli di glutammato e glutatione risentono degli estrogeni. Vicino al momento della mestruazione i livelli di glutatione si abbassano e si innalzano quelli di glutammato.

 

Lo streptococco sintetizza un certo numero di proteine per rafforzare la propria virulenza. Queste proteine comprendono anche delle tossine, una delle quali somiglia alla metalloproteasi dello zinco. Questa tossina si fissa allo zinco e influisce sull'equilibrio dello zinco. Come già detto, lo streptococco abbassa i livelli di glutatione. Si è detto che l'eliminazione del mercurio dipende dal glutatione. E si sa che il glutatione ha un ruolo fondamentale nella sintesi della metallotioneina. La metallotioneina ha la funzione di fissare i metalli nel corpo. Di conseguenza, l'infezione da streptococco intacca quelle proteine che nel corpo servono a difenderci da virus, ad eliminare i metalli. Questo costruisce una situazione per cui per un bambino è difficilissimo difendersi dal thimerosal. In questa situazione, il vaccino MMR causa il danno maggiore. Se questa ipotesi è corretta, si capisce bene che un bambino riesca ad eliminare rapidamente il thimerosal prima che questo venga incorporato negli acidi nucleici virali, che interagisca con gli enzimi, che entri a far parte delle cellule.

 

L'inoculazione di virus in grado di provocare una infezione cronica è pericolosa in un neonato particolarmente suscettibile a causa di infezioni da streptococco, insieme ad altri fattori predisponenti. Un bambino che ho avuto in cura, aveva una grave infezione da streptococco dalla nascita. Addirittura l'infezione era così grave che siamo dovuti intervenire chirurgicamente per asportare un ascesso dall'osso della spalla. Questo bambino era molto aggressivo e ansioso. Ora è chiaro che era severamente danneggiato nelle abilità di lettura. Il suo corpo è incapace di eliminare i metalli pesanti, così come risulta dalle urine, dalle feci e dall'analisi dei capelli. Molti dei suoi parametri chimici sono anormali. Questo bambino non è autistico, non ha difficoltà di linguaggio, o problemi con la vista o con l'interazione sociale. Questo bambino NON è STATO MAI VACCINATO.

 

STRATEGIE DI GUARIGIONE.

 

Come discusso, uno dei miei obiettivi è condividere le mie conoscenze, osservazioni ed esperienze così altri possano aiutare i bambini. Io credo che conoscenza sia potere, è più si sa più avete potere sulla vostra condizione. Io trovo che l'autismo sia una "condizione pigliatutto", e che bambini con profili biochimici molto diversi rientrino in questa categoria. Tuttavia, anche se ci sono delle caratteristiche comuni, lo specifico piano di trattamento dipende dai bisogni di ogni bambino. Per questo spendo più di un'ora alla settimana con i genitori che iniziano questo percorso.

 

L'approccio che utilizziamo è di tipo olistico, in cui si riconoscono 3 fasi:

 

1. Rinforzare la dieta del bambino con erbe, vitamine, supplementi minerali. L'idea è compensare lo sbilanciamento dell'organismo. Il numero di supplementi varia da 1 a 50, dipende dal caso. I sistemi o gli sbilanciamenti, che richiedono supplementazione coinvolgono il pancreas, il tratto intestinale, la produzione eccessiva di acidi nello stomaco, il fegato, lo sbilanciamento ormonale, la tiroide, le surrenali, e lo sbilanciamento dei neurotrasmettitori.

Quando siamo in presenza di meno stimolazioni, miglior contatto oculare, migliore abilità sociale, aumento del linguaggio, migliori prestazioni cognitive, meno sbalzi d'umore e comportamenti aggressivi, allora ci possiamo muovere. In questo stadio il corpo funziona meglio. Questo vuol dire che la supplementazione nella fase 1 è stata efficace.

 

2. A questo punto inizia un tipo di supplementazione che ha come obiettivo quello di rafforzare ulteriormente gli organi e il sistema immunitario.

 

3. A questo punto inizia la fase di eliminazione.

 

La supplementazione in questa fase ha lo scopo di supportare la capacità naturale del corpo nell'eliminare virus e metalli tossici.

 

Alcuni bambini hanno bisogno di meno di 5 supplementi nella fase 1, qualcuno più di 50, così come nella fase 2 e 3 del programma. I risultati che vedo sono molti. Non mi accontento del fatto che un bambino stia semplicemente meglio. Il mio obiettivo è che tutti raggiungano gli obiettivi che ha raggiunto mio figlio. Come ho detto, secondo me i bambini autistici sono molto intelligenti. È proprio per la loro intelligenza, per un maggior numero di recettori del glutammato che sono suscettibili all'autismo. Il problema non sono gli input, ma gli output. Lo scopo delle fasi 1,2,3 è quello di modificare il problema "output"(emissione).

 

Non ho ancora trovato che ci sia un "limite massimo" in casi neurologici come ASL, SLE, Parkinson, MS, miastenia grave, e non lo trovo certo nell'autismo. Quello che voglio dire è che i pazienti con cui lavoro continuano a migliorare. Curo un paziente con ASL, e negli ultimi 2 anno la sua malattia non è affatto progredita, e molti dei sintomi sono scomparsi. Questo è quello che intendo anche per l'autismo.

 

Infine, per quanto riguarda l'incidenza dell'autismo, credo si debbano considerare: Screening vaginali e trattamenti adeguati prima della maternità per quanto riguarda l'infezione da streptococco. Lo streptococco è facilmente isolato nelle culture vaginali. Questo potrebbe rappresentare un fattore predisponente per il neonato.

 

Anche se questo non elimina il problema, certamente ridurrebbe il numero di infezioni da streptococco. I genitori DEVONO ASPETTARE DI VACCINARE IL FIGLIO FINO A CHE NON SIA COMPLETAMENTE ESCLUSA OGNI FORMA DI INFEZIONE DA STREPTOCOCCO, INFEZIONE ALLE ORECCHIE E AVER FINITO IL TRATTAMENTO ANTIBIOTICO DA ALMENO UNA SETTIMANA. Questo vuol dire posticipare i vaccini mese per mese se necessario. Due delle mie tre figlie hanno sofferto di infezione alle orecchie praticamente per i primi nove mesi di vita. Erano nate in inverno e questo peggiora le cose. Nonostante la mortificazione del pediatra, abbiamo continuato a posticipare il vaccino. È importante avere un pediatra che non preme sulla famiglia per far vaccinare il bambino se anche solo è un pò malato.

 

Nonostante tutto so cosa vuol dire subire pressioni per vaccinare il bambino. Ma i genitori devono stare attenti a non predisporre le condizioni favorevoli all'insorgere dell'autismo. Infezioni croniche, utilizzo di tylenolo (che abbassa il glutatione), problemi al fegato, alcolismo, intolleranza alla caseina o al glutine, asma, metalli tossici nella madre, infezioni virali nella madre. Credo anche nella relazione vaccino assunto dalla madre in età adulta e autismo.

 

Molte delle madri con cui ho lavorato sono insegnanti, infermiere, o comunque fanno un lavoro che richiede la vaccinazione. Altre madri hanno contratto infezioni dai figli. Questo è un fattore predisponente all'autismo.

 

Infine credo che molte malattie cardiache si potrebbero evitare semplicemente cambiando il tempo di esposizione al vaccino. Il sistema immunitario di un bambino lavora nel tentativo di determinare cosa "fa parte di me" da "cosa non fa parte di me". Io credo che vaccinando i bambini troppo piccoli, interferiamo con questo delicato processo innescando problemi immunologici gravi, subito, o più tardi nella vita dell'individuo. Anni fa, mentre stavo lavorando alla creazione al vaccino influenzale Haemophilus, ricordo le difficoltà incontrate con la prima versione di questo vaccino.

 

I vaccini non sono immunogenici in bambini inferiori ai due anni, che invece era la popolazione che si voleva immunizzare.

 

Abbandonai la cosa, ma quello che penso oggi è che non si deve vaccinare un bambino con MMR prima che il sistema immunitario sia sufficientemente maturato.