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Sospettate l'autismo in un bambino? Come dirlo ai suoi genitori. Print E-mail

Sospettate l'autismo in un nipote, figlio di un vicino, di un collega, ecc?
Dire ad un genitore che sospettate che suo figlio abbia l'autismo può fare paura. Ma è meglio per il bambino non aspettare. Ecco alcuni consigli che possono aiutare.

1. Siate prima sicuri - L'autismo è una combinazione di sintomi seri. Siate sicuri di riconoscere completamente i sintomi e di aver osservato il bambino abbastanza per sapere se i sintomi sono realmente presenti. Prima di causare falso panico cercate di essere davvero convinti voi stessi.

2. Procuratevi i documenti - Siate certi di raccogliere da un libro attendibile, da un sito web accreditato o da fonti provate dei documenti che descrivano i sintomi dell'autismo, come venga diagnosticato e dove trovare aiuto. Potrebbe essere utile sottolineare nel documento stesso i sintomi che avete visto nel bambino. Assicuratevi di averne due copie da dare una per genitore ed una copia extra da tenere in mano voi stessi. Scegliete documenti semplici e facili da leggere e conservateli in borsa o nel portafoglio finchè non incontrate i genitori.

3. Telefonate - Dite ai genitori che avreste bisogno di sedervi un attimo e parlare con loro. Se vi chiedono di cosa, spiegate che siete preoccupati di qualcosa su cui volete avere il loro parere. In questo modo non starete mentendo, ma non gli starete spiattellando brutalmente la frase "C'è qualcosa che non va in vostro figlio"

4. Non aspettate - Non rimandate assolutamente dicendovi magari che avete paura che possano pensare male di voi. Sarebbe certamente più facile non turbarli, ma non fatelo. La loro reazione potrebbe facilmente non essere positiva, ma ricordate che lo state facendo per il bambino. Prima lo direte loro, meglio sarà.

5. Non parlate ad un solo genitore - Se i genitori non sono separati, accertatevi che siano presenti entrambi quando esternerete le vostre preoccupazioni. Telefonate prima di andare all'incontro per avere conferma che ci siano entrambi. Se uno dei due non può partecipare, chiedete di andare quando sono presenti entrambi.

6. Spiegate le vostre ragioni - Quando sarete seduti con i genitori, spiegate che siete là perchè ci tenete a loro e al loro bambino. Parlate delle vostre osservazioni. Siccome l'intervento precoce è tanto importante, assicuratevi che loro capiscano che, sebbene vi dispiaccia dargli queste preoccupazioni, sapete comunque che state facendo la cosa giusta. Se avete avuto esperienza diretta con bambini autistici ricordatelo loro.

7. Fate vedere i documenti - Una volta che avete spiegato le vostre intenzioni, lasciategli guardare i documenti che avete preparato senza interrompervi. La pagina che descrive i sintomi dovrebbe essere la prima cosa che vedono.

8. Non siate un "so tutti io" - Non li coprite con statistiche, fatti o con la vostra vasta conoscenza sull'autismo. Una volta che hanno esaminato i documenti, incoraggiateli ad esprimere la loro opinione oltre che a sentire la vostra. Siate sicuri di mostrarvi come un messaggero di informazioni e non come un'autorità della materia. Ci sono possibilità, se il medico del bambino non ha notato niente, che loro considereranno automaticamente che state sbagliando nel vostro giudizio. Consigliate di portare queste informazioni al loro medico e di chiedere che gli indichi un buon centro per l'intervento precoce. Aiutateli a capire in modo delicato che non danneggierà in nessun modo il bambino l'essere valutato e questa potrebbe essere invece solo una misura precauzionale. Meno farete pressione, più loro saranno recettivi.

9. Non litigate - Nel caso in cui uno dei due genitori si arrabbi con voi e voglia "prendersela col messaggero", o anche cerchi di avere una discussione sui punti che gli avete presentato, rimanete calmi e comprensivi. Non litigate. Se la situazione diventa troppo tesa, lascetegli i documenti in modo molto gentile e aggiornatevi a dopo. C'è anche la possibilità che vi sia chiesto di andarvene, o che un genitore abbandoni la discussione. Non litigate... non seguite il genitore che se ne è andato. Lasciate semplicemente i documenti e andate.

10. Siate comprensivi - Procedete in questa situazione capendo che ognuno reagisce ad una notizia devastante in maniera differente. Non crediate di ricevere necessariamente un "grazie" o di essere visto come un eroe. Molto probabilmente non sarà così. I genitori spesso non vogliono sentire che il loro bambino è malato. Non presumete di fare loro un favore anche se tecnicamente siete un angelo travestito. Vi ringrazieranno nel tempo, ma per ora reagiranno nel modo in cui sentono e si comporteranno di conseguenza. Accettate e capite.

11. Offrite aiuto - Ci sono possibilità che anche voi siate distrutti. Se si tratta di un vostro nipote o altro membro della famiglia che può avere l'autismo, potreste avere anche voi bisogno di tempo per affrontare il problema e il dolore relativo. Durante l'incontro siate attenti a focalizzarvi sul loro dispiacere e non sul vostro. Stanno sentendo la notizia per la prima volta e la loro vita si sta capovolgendo. Hanno ora più che mai bisogno di aiuto. Se sono arrabbiati con voi, scegliete di essere forti per loro offrendo supporto. Facendo questo, state velocizzando il processo di guarigione e aiutando il bambino.

12. Dategli tempo - Non telefonate un'ora dopo per chiedere se stanno bene. Aspettate un giorno o due per chiamare come gesto di aiuto. Non portate la conversazione sulla loro reazione, o sulla vostra reazione alla loro reazione. Offrite semplicemente aiuto. Se non vogliono parlarne, non prendetevela personalmente. Ricordate che sono rattristati per il loro figlio e, in alcuni casi, stanno ancora provando ad afferrare bene quello che hanno sentito. Assicuratevi di comunicare con loro alle loro condizioni e non alle vostre.