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Integrazione sensoriale, di Cindy Hatch-Rasmussen Print E-mail

                   Integrazione Sensoriale 

Cindy Hatch-Rasmussen, M.A., OTR/L
Therapy Northwest, P.C.
Beaverton, OR 97005

I bambini e gli adulti con autismo, così come tutti coloro con altre disabilità dello sviluppo, possono avere un sistema sensoriale non adeguatamente funzionante. A volte uno o più sensi sono ipo o iper reattivi agli stimoli. Questo tipo di problemi sensoriali possono essere la ragione alla base di comportamenti come ruotare, girare su se stessi e sbattere le mani. Sebbene i recettori per i sensi siano localizzati nel sistema nervoso periferico (che comprende tutto, eccetto cervello e midollo spinale), si ritiene che il problema si origini da una disfunzione neurologica nel sistema nervoso centrale - il cervello. Come descritto da diverse persone con autismo, tecniche di integrazione sensoriale, come toccare facendo una leggera pressione, possono facilitare attenzione e consapevolezza e inoltre ridurre l'eccitazione. Temple Grandin, nel suo libro Emergence: Labeled Autistic, riferisce le sue difficoltà e il sollievo avuto nelle sue esperienze sensoriali.

L'integrazione sensoriale è un processo neurobiologico innato e riguarda l'integrazione e l'interpretazione della stimolazione sensoriale dall'ambiente al cervello. Viceversa, la disfunzione sensoriale integrativa è un disordine in cui l'input sensoriale non è integrato o organizzato appropriatamente nel cervello e può produrre vari gradi di problemi nello sviluppo, nell'elaborare le informazioni e nel comportamento. Una teoria generale di integrazione sensoriale e suo trattamento è stata sviluppata dal Dr. A. Jean Ayres partendo da studi nelle neuroscienze e da quelli inerenti allo sviluppo fisico e alla funzione neuromuscolare. Questa teoria è presentata in questo articolo. 

L'integrazione sensoriale si concentra principalmente sui tre sensi base - tattile, vestibolare e propriocettivo. La loro interconnessione comincia a formarsi prima della nascita e continua a svilupparsi man mano che la persona matura e interagisce con il suo ambiente. I tre sensi non solo sono interconnessi, ma sono anche collegati con altri sistemi nel cervello. Sebbene questi tre sensi siano meno familiari della vista e dell'udito, sono di critica importanza per la nostra sopravvivenza. L'interelazione tra questi tre sensi è complessa. Praticamente essi ci permettono di fare esperienza e rispondere ai diversi stimoli del nostro ambiente. Questo sistema di tre sensi sarà discusso sotto.

Sistema tattile: questo comprende i nervi sotto la superficie della pelle che mandano informazioni al cervello. Queste informazioni comprendono leggeri tocchi, dolore, temperatura e pressione. Svolge un ruolo importante nel percepire l'ambiente e scatenare reazioni di difesa per la sopravvivenza.

Una disfunzione nel sistema tattile può manifestarsi con il ritrarsi quando si viene toccati, rifiutare di mangiare certi cibi per la loro texture o di indossare alcuni vestiti, lamentarsi quando si devono lavare capelli o faccia, evitare di sporcarsi le mani (per es. con colla, sabbia, fango, colori a dita), e usare la punta delle dita piuttosto che l'intera mano per manipolare gli oggetti. Un sistema tattile mal funzionante può portare ad una percezione erronea del tocco o del dolore (iper o iposensibilità) e può condurre ad autoisolamento,  generale irritabilità e iperattività.

Uno stato di difensiva tattile è una condizione nella quale una persona è estremamente sensibile anche a tocchi leggeri. Teoricamente, quando il sistema tattile è immaturo e lavora in modo non adeguato,  vengono mandati alla corteccia nel cervello segnali neurali anormali che possono interferire con altri processi cerebrali. Questo, di conseguenza, causa una sovrastimolazione del cervello e può condurre ad eccessiva attività cerebrale che non può nè essere deviata nè organizzata. Questo tipo di sovrastimolazione nel cervello può rendere difficile organizzare i propri comportamenti e può portare ad una risposta emozionale negativa alla sensazione del tatto.

Sistema vestibulare: riguarda strutture nell'orecchio interno (i canali semi-circolari) che notano i movimenti e cambiano la posizione della testa. Per esempio il sistema vestibolare vi dice quando la vostra testa è dritta o inclinata (anche con gli occhi chiusi). Una disfunzione in questo sistema può manifestarsi in due differenti modi. Alcuni bambini possono essere ipersensibili alla stimolazione vestibolare e avere reazioni di spavento per consuete attività di movimento (per es. dondolare, scivolare, arrampicarsi, essere in pendenza). Possono avere problemi nell'imparare a salire o scendere un gradino o una salita, possono aver paura di camminare o strisciare su una superficie irregolare o instabile. Come risultato, sembrano aver paura nello spazio. In generale questi bambini appaiono goffi. Dal verso opposto, il bambino può cercare attivamente esperienze sensoriali molto intense come un eccessivo girare su se stessi, saltare, ruotare. Questo tipo di bambino mostra segni di un sistema vestibolare iporeattivo e ciò comporta un tentativo continuo di stimolarlo.

 Sistema propriocettivo: riguarda componenti di muscoli, giunture e tendini che forniscono alla persona una subconscia consapevolezza della posizione del corpo. Quando funziona efficientemente, la posizione del corpo viene sistemata automaticamenta nelle diverse situazioni; per esempio, il sistema propriocettivo è responsabile di fornire al corpo i necessari segnali che ci permettono di sederci adeguatamente su una sedia o di fermarci su un bordo senza difficoltà. Ci permette anche di manipolare oggetti usando movimenti fino motori, come scrivere con una penna, usare un cucchiaio per mangiare un brodo e abbottonarsi la camicia. Alcuni segni comuni di disfunzione del sistema propriocettivo sono goffaggine, una tendenza a cadere, una mancanza di consapevolezza della posizione del corpo nello spazio, strane posture del corpo, strisciare pochissimo da piccoli, difficoltà nel manipolare oggetti piccoli (bottoni, fibbie), mangiare sporcandosi e l'opporsi a nuove attività motorie di movimento. 

Un'altra dimensione della propriocezione è l'attività pratica e il programmare un'attività motoria. Questa è la capacità di programmare ed eseguire differenti esercizi motori. Perchè questo sistema funzioni adeguatamente, deve contare sull'ottenere accurate informazioni dal sistema sensoriale per poi organizzare ed interpretare queste informazioni efficientemente ed efficacemente.

Implicazioni: in generale, una disfunzione in questi tre sistemi si manifesta in molti modi. Un bambino può essere iper o iporeattivo ad input sensoriali: il livello di attività piò essere sia inusualmente alto che basso; un bambino può essere in costante movimento o affaticarsi facilmente. Inoltre, alcuni bambini possono fluttuare tra questi estremi. Sono anche comuni problemi grosso e/o fino motori quando questi tre sistemi non funzionano e questo può condurre ad un ritardo nel linguaggio e a risultati accademici non nella norma. Dal punto di vista comportamentale, il bambino può diventare impulsivo, facilmente distraibile e mostrare  segni di incapacità di organizzarsi. Alcuni bambini possono anche avere difficoltà ad adeguarsi a situazioni nuove e possono reagire con frustrazione, aggressione o ritiro.

Valutazione e trattamento di processi sensoriali integrativi sono condotti da terapisti occupazionali e/o fisioterapisti. Gli obiettivi generali del terapista sono: (1) fornire al bambino informazioni sensoriali che aiutino ad organizzare il sistema nervoso centrale, (2) aiutare il bambino nell'inibire e/o modulare le informazioni sensoriali,  (3) aiutare il bambino nell'elaborare una più organizzata risposta agli stimoli sensoriali.  

Per ulteriori informazioni, contattare: Sensory Integration International, P.O. Box 9013, Torrance, CA 90508, USA