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Metodo Tomatis rispetto all'AIT, di Manolo Dominguez Stampa E-mail
E' difficile esaurire in poche righe la differenza tra la metodologia di Tomatis e quella di Berard (quella che agli USA viene definita come Auditory Integration Training). Premesso che non mi riesce di separare sempre al 100% quello che è una opinione personale da quello che è assolutamente obietivo, ci provo... e partendo dal fatto che sono più le cose che le uniscono che quelle che le separano... vado un pò più indietro:

Oggi, ci sono quasi una ventina di metodi di stimolazione uditiva se consideriamo che spesso si definiscono come metodi diversi gli stessi protocolli con diverse macchine o diversi protocolli con le stesse macchine. Per questo, definire cosa sia l'AIT e cosa sia il Metodo Tomatis non è così semplice. Berard ha autorizzato nel passare del tempo diverse macchine per fare l'AIT e Tomatis viene interpretato in modi molto diversi in funzione del terapista.

In più, quasi tutti i centri più importanti internazionalmente utilizziamo più di un metodo per cui non possiamo ignorare quello che abbiamo imparato con un metodo quando applichiamo un altro... evidentemente con lo scoppo di migliorarlo... Berard dice poco sulla lateralità, mentre Johansen ad esempio ha studiato molto profondamente questo aspetto... allora, se faccio un AIT a un bambino con problemi di lateralità incrociata, sarò attento ad alcune regole che non fanno proprio parte del metodo di Berard... non so se mi spiego... alla fine puristi ce ne sono pochi tra quelli con più esperienza e dopo un pò di anni ognuno dice di aver sviluppato il suo proprio metodo... alla fine insisto che all' interno di un processo globale di neuro-sviluppo, se uno capisce quello che stà facendo ci sono più cose simili che differenze.
Ci sarebbero un paio di libri da scrivere... E comunque se un terapista Tomatis legge questo, è molto facile che non si trova d'accordo con alcune cose.

SI possono raggruppare i metodi di stimolazione uditiva in diversi modi, uno dei quali sarebbe:

1. Metodi da fare "on-site" (Berard, Tomatis, Wolf)
Usano una macchina che filtra la musica in funzione dei parametri che dà il terapista. Richiede che la persona sia nella stessa "stanza" della macchina. La macchina standard (anche se non l'unica) per l'AIT è l'Audiokinetron. Quella di Tomatis si chiama l'orecchio elettronico. Poi ci sono almeno altre 6 o 7 macchine che io conosco, alcune approvate da Berard o Tomatis, altre non approvate ma sviluppate da persone con molta esperienza.
Per i bambini dello spettro autistico le mie statistiche purtroppo continuano a dare risultati più significativi a questi metodi. Per questo, l'AIT è ancora la mia prima scelta. La domanda che mi faccio è perchè continuano a dare migliori risultati anche se sono quasi sempre tecnologie piuttosto "vecchie".


2. Home-programs
Si usano cassette o CD personalizzati o standard da ascoltare a casa. (ci sono tantissimi metodi: Johansen, Listening Program, Samonas, Audry...). Io uso sopprattutto il "Johansen Sound Therapy" che è stato sviluppato basandosi su Tomatis (si usa la curva Tomatis come punto di riferimento audiologico), ma con spunti della terapia di Wolf (Johansen è stato l'apprendista di Wolf). Questa dà i migliori risultati quando si possono ottenere audiogrammi affidabili, altrimenti qualsiasi metodo di stimolazione a casa dà risultati molto simili se usato bene.
Per coloro che non possono spostarsi dove c'è un terapista, è comunque una buona opzione.


L'altro modo di classificare i metodi di stimolazione è tra quelli "eredi" di Tomatis e quelli "eredi" di Berard... il metodo di Wolf, poverino, è bellissimo per le intuizioni scientifiche, ma eccessivamente stridente... un pò inascoltabile per i bambini...


Ho letto nel corso degli anni molte cose (tra cui l'articolo di Rimland e Edelson che paragonano i risultati di Berard (AIT) e Tomatis e arrivano alla conclusione di consigliare l'AIT) e ho conosciuto molti terapisti di ogni terapia uditiva. Ci sono talmente tante opinioni che, per capire cosa c'èra di vero in tutto, registrai su casette l'emissione della stessa musica filtrata dall' Audiokinetron (AIT) e dall' Orecchio elettronico (Tomatis) e poi le analizzai con un software che valuta gli spettri uditivi ... come mi aspettavo, entrambe usano di base lo stesso metodo di filtraggio della musica (in gergo "gating"). Per cui, alla fine dei conti, la differenza è più su come si utilizza la macchina che su cosa realmente fa se utilizzata nello stesso modo; due francesi quindi, che allo stesso tempo sviluppano due metodi di stimolazione con una tecnica molto simile. Avrei voglia di sapere un giorno quale delle due macchine è stata copiata... forse sono troppo curioso, non si saprà mai!


Personalmente ho scelto l'AIT di Berard per diversi motivi:

1. Il protocollo Berard (AIT) è più rigido. Sono 20 sessioni di 30 minuti, in un periodo da 10 a 20 giorni, con musica abbastanza concreta, ecc... Il metodo Tomatis, anche se dà molte direttive, lascia molta più libertà al terapista. Molte volte la realizzazione di un ciclo Tomatis può durare diversi mesi... L'AIT, quindi, è pìù facile da proporre e questo ha vantaggi anche a livello scientifico perchè si può fare statistica in un modo un pò più rigoroso, senza tante variabili e si può paragonare i risultati e gli intoppi con altri terapisti... con Tomatis è più difficile perche non fai mai lo stesso.
Ho comunque degli articoli abbastanza buoni pubblicati dai Tomatis canadesi.


2. Il metodo Tomatis classico prevede il mettere le cuffie anche alla mamma (teoria del parto sonico, ecc...) e - scusate qui rientra un pò di opinione personale - io penso che a tutti può fare molto bene un ciclo di stimolazione uditiva per ricaricare le batterie, ma ... io sono molto organicista... non capisco come stimolare il cervello della mamma possa alterare (nel bene o nel male) l'architettura cerebrale del bambino (secondo me quello è l'obiettivo); mettere le cuffie alla mamma mi ricorda vecchi concetti psico di mamme colpevoli, refrigeratori, ecc.
I terapisti Tomatis a mio parere più avanzati (i centri canadesi che sono coordinati di Paul Madaule, il braccio destro di Tomatis) hanno abbandonato questa pratica di mettere le cuffie alle mamme, ma in Europa, i più "puristi" lo fanno ancora.


3. Motivi economici - per motivi diversi si può fare diventare l'AIT molto più economico che il Tomatis (che in molti casi per i centri affiliati funziona come una sorta di franchising). Negli Stati Uniti costano praticamente lo stesso, ma io preferisco renderlo molto più accessibile.


4. L'altra differenza, e questo sarebbe un punto a favore di Tomatis anche se non tutti i terapisti Tomatis lo usano, è l'utilizzo di cuffie che producono in più una vibrazione che stimolerebbe la via ossea della percezione uditiva. Anche Wolf usava molto la vibrazione, Berard non usa la vibrazione.


Personalmente, dopo anni in cui ho apertamente criticato alcune cose di Tomatis, ho avuto l'opportunità di conoscere bene e diventare amico di Paul Madaule (i suoi genitori disperati della sua dislessia lo mandarono da Tomatis quando aveva 16 anni e ha vissuto con lui fino a diventare il suo braccio destro) e ora uso anche alcune tecniche specifiche di Tomatis con alcuni bambini. Ogni tecnica ha sicuramente qualcosa di specifico che si può sfruttare e nessuna è da buttare via.