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Comunicato stampa del Comitato Giùlemanidaibambini Print E-mail

 

Volentieri pubblichiamo su richiesta del Comitato Giùlemanidaibambini questo loro Comunicato Stampa in cui si annunciano forti dubbi circa l'attività delle istituzioni sanitarie di controllo.

COMUNICATO STAMPA DEL 13/11/07

 

“Muro di gomma” con le istituzioni sanitarie: tavolo nazionale “psicofarmaci & bambini” a rischio.

Il dialogo è appeso a un filodichiara Luca Pomastiamo valutando se abbandonare il tavolo. Abbiamo scritto oggi una lettera al Ministero della Sanità, e dopo l’incontro di martedì 20 novembre al Campidoglio scioglieremo la riserva. Facciamo anche appello al Parlamento: bisogna indagare sugli inspiegabili motivi per i quali qualcuno non vuole migliorare i protocolli che regolano la somministrazione di psicofarmaci ai bambini…”

 

Rischia d’interrompersi bruscamente tra pochi giorni – dopo 5 mesi di confronto – il tavolo interistituzionale nazionale attivato dal Ministero della Sanità - in collaborazione con Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ed Istituto Superiore di Sanità (ISS) - per valutare le modifiche ai protocolli che regolano la somministrazione di psicofarmaci ai bambini in Italia. “Abbiamo volentieri aderito all’invito dell’Onorevole Federica Rossi Gasparrini (*), che in virtù di una Sua propria sensibilità sul tema coordina la delegazione parlamentare “bipartisan” che ha richiesto – ritenendolo importante - questo tavolo, perchè eravamo convinti di poter dare un contributo concreto in tempi ragionevoli, ha dichiarato Luca Poma, portavoce di “Giù le Mani dai Bambini”®, il comitato per la farmacovigilanza che consorzia centosettanta enti, tra cui alcune tra le università più prestigiose del paese, Ordini dei Medici ed associazioni socio-sanitarie. A nostro avviso – prosegue Poma - il disagio dei minori dovrebbe venir trattato in tutt’altro modo che non somministrando derivati dell’anfetamina a bambini di 6 anni, o nel migliore dei casi garantendo un po’ di psicoterapia ma sempre “aiutata” da psicofarmaci. Invece ci siamo trovati davanti ad una specie di ‘muro di gomma’ da parte di AIFA ed ISS, il parere di autorevoli esperti non viene tenuto in alcuna considerazione, ed il messaggio che ne deriva è uno solo: questi protocolli terapeutici non si toccano e gli psicofarmaci ai bambini si daranno, punto e basta. E’ davvero incredibile, ormai il dossier sui possibili miglioramenti dei protocolli supera le cento pagine, ma ai nostri interlocutori non va mai bene nulla… nulla che non sia orientato ad ‘etichettare’ i disagi del comportamento dei minori come di origine organica curandoli con uno psicofarmaco, e noi non possiamo accettare passivamente questa impostazione. A parole, le molecole psicoattive sono l’ultima soluzione, solo per i casi disperati, ma dobbiamo dire la verità: questi protocolli per la somministrazione di psicofarmaci ci raccontano una storia ben diversa, e decine, centinaia di ricerche scientifiche che evidenziano un sempre più diffuso allarme per l’uso di queste sostanze sui bambini vengono ignorate da AIFA ed ISS. Stiamo riflettendo in queste ore sull’opportunità di  abbandonare questo tavolo: non possiamo e non vogliamo essere complici di questa strategia di ipermedicalizzazione del disagio dei minori, a nostro avviso non sarebbe intellettualmente onesto, e non renderemmo un buon servizio all’infanzia italiana. Oggi abbiamo inviato una lettera al Ministero della Sanità ed ai due organismi di controllo sanitario, e dopo l’incontro previsto per la mattina del 20 novembre al Campidoglio, dove i nostri esperti si confronteranno direttamente con AIFA ed ISS, prenderemo una decisione. A questo punto – ha concluso Poma – facciamo anche un appello urgente al Parlamento: è necessario approfondire i veri motivi per i quali qualcuno, nonostante tutte le evidenze scientifiche prodotte, continua a rifiutarsi di modificare questi protocolli”.

 

Per media relations: 337/415305 –

 

 

(*) Nota: Federica Rossi Gasparrini, parlamentare alla Camera dei Deputati, è Presidente nazionale dell’Udeur