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un'altra lettera di un genitore al giornalista autore dell'articolo su Il Venerdì della Repubblica

 

Gent.mo sig. Paolo, sono papà di un ragazzo autistico di 25 anni ed ho letto oggi il suo articolo sul Venerdi di La Repubblica che finalmente mette in luce le difficoltà che presenta la condizione dell'autismo. Mio figlio da tre anni usufruisce delle cure biomediche, seguendo il protocollo DAN con dei buoni risultati, precisando che fino ad allora ho sempre seguito le indicazioni dettate dai suoi interlocutori italiani da lei menzionati nell'articolo, tipo Michele Zappellla e molti altri che negli anni ho interpellato, può immaginare da solo con quanti ed a quali costi economici e morali.
Tornando al suo scritto, viene riportata la dimostrazione scientifica del 2005 del Giappone, che negherebbe l'influenza sull'autismo di fattori inquinanti tipo metalli pesanti, mercurio, piombo ecc.. Io che sono un genitore ed ho letto attentamente quella ed altre dimostrazioni, sulle quali non voglio entrare nel merito, ritengo si tratti di analisi di dati che si possono tranquillamente leggere ed approfondire appurando come siano stati mal posti e portati avanti, non finalizzati a dimostrare, ma ad escludere. Il sig. Pierluigi Morosini afferma che il DAN non accetta di sottoporsi ai test di efficacia scientifica, dico basta cercarseli, ce ne sono in abbondanza ed inoltre ciò che si applica è già scientifico (non posso pensare che in Europa venga bandito il mercurio e poi si debba dimostrare che se iniettato possa essere dannoso). Se mio figlio a causa del TIMEROSAL, conservante sa base di mercurio, va ad insinuarsi in un tratto dell'intestino e crea un certo tipo di danno (esempio immunitario) io dovrò individuarlo e curarlo, in un'altra persona invece viene attaccato una parte diversa come l'ileo, il colon, anch'essa va individuata e curata, ovviamente in modo diverso dall'altro e così via (a questo scopo è in corso un'importante ricerca ospedaliera). I successivi danni organici per forza di cose sono e saranno diversi per ogni bimbo e poi ragazzo, ed ognuno elaborerà la sua strategia di sopravvivenza in una situazione così drammatica. Quando noi genitori a 10/15/ 18 mesi iniziamo a vedere comportamenti particolari nei nostri figli, veniamo indirizzati giustamente nei reparti di neuropsichiatria, dove la specializzazione è neurologica e psicologica, lì si concentrano e tutti gli altri problemi, dolori urla autolesionismi, ecc. vengono motivati dal fatto che sono autistici perciò come dice la Sig.ra Donata Vivanti l'importante che vivano sereni sfruttando al massimo la loro capacità, ma se stanno soffrendo maledettamente???? la risposta è psicomotricità.
Preciso che molte famiglie di tutta Italia, hanno potuto intraprendere e proseguire le cure DAN negli USA con l'autorizzazione e quindi il rimborso da parte delle ASL Regionali che evidentemente non hanno potuto e voluto negarne l'efficacia.
Come ha detto un premio Nobel italiano: "nessuno può mettere il lucchetto alla scienza".
Con Cordialità.
Carlo Carlone