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NET, training nell'ambiente naturale Stampa E-mail

Uno splendido documento sull' Insegnamento Incidentale con esempi pratici su come ampliare il linguaggio del bambino modellando risposte più complete e su come usare la televisione in modo costruttivo:

Generalizzazione, Insegnamento Incidentale, training nell'ambiente naturale.

Generalizzazione: Abilitá acquisite nell'ambiente strutturato vengono sottoposte ad un processo di generalizzazione per renderle funzionali ed indipendenti, in modo che il bambino sia in grado di esibirle in una varietá di contesti. Spesso questo non accade nei programmi ABA, sebbene si provino a stabilire complessi sistemi di registrazione per la generalizzazione. Questo purtroppo avviene perché le abilitá insegnate non necessariamente hanno valore funzionale e quindi non diverranno mai parte del repertorio comportamentale quotidiano del bambino.
La maniera migliore affinché la generalizzazione di un'abilitá avvenga é di 1) insegnare abilitá che abbiano un valore funzionale e che quindi il curriculum sia individualizzato secondo le necessiatá di ogni bambino, 2) di immediatamente sottoporle alla generalizzazione, 3) di insegnare quanto piú possibile nell'ambiente in cui queste abilitá possono essere usate.

Che cos'é l'insegnamento incidentale?
L'insegnamente incidentale si basa sull'uso della motivazione del bambino per insegnare la comunicazione. Il modello, presente da circa trent'anni in campo comportamentale, sta iniziando ad essere introdotto nei programmi da qualche anno. Fino a poco tempo fa', infatti, I programmi comportamentali si limitavano alla soppressione di comportamenti non appropriati, non considerando la possibilitá di una connessione tra comunicazione e comportamento. L'insegnamento incidentale é una componente fondamentale di ogni buon programma, da una parte il lavoro strutturato e la suddivisione di abilitá in minime unitá favorisce un apprendimento veloce sotto la guida dell'adulto, dall'altra l'insegnamento incidentale sfrutta situazioni naturali per incoraggiare la comunicazione sotto la guida del bambino.

Qual'é la differenza tra insegnamento incidentale e lavoro strutturato (discrete trial training)?
Sono tre gli elementi che differenziano l'uno dall'altro approccio:
L'insegnamento incidentale:
segue l'iniziativa del bambino
puo' avvenire in qualunque ambiente
basato sulle 'richieste'

Lavoro strutturato (discrete trial training)
Diretto dall'adulto
L'ambiente é generalmente uno solo
Puo' insegnare tutti gli altri comportamenti verbali e non, tranne le richieste (comunicazione)

Quando si puo' iniziare l'insegnamento incidentale?
Non appena si é individuato un sistema di comunicazione, questo puo' essere vocale, con I segni o le figure, e si é ottenuto il controllo sull'istruzione.

Come si applica l'insegnamento incidentale?
Questo tipo di approccio richiede, molto piú che il lavoro strutturato, una certa abilitá da parte del tutor, in quanto si dovrá occupare di manipolare la situazione a seconda della motivazione del bambino per incoraggiare il linguaggio spontaneo. Per esempio,
se il bambino ha fame e vuole da mangiare, il tutor si dovrá occupare di gestire la situazione in modo da incoraggiare il maggior numero di richieste possibile.

Perché é importante che parte del programma si basi sull' insegnamento incidentale?
Per favorire il linguaggio spontaneo, cosa che il lavoro strutturato non permette in quanto sempre diretto dall'adulto. Per incrementare la comunicazione funzionale, il cui uso potrebbe diminuire I comportamenti non appropriati.

Che cos'é il training nell'ambiente naturale?
Il training nell'ambiente naturale non é altro che la combinazione di insegnamento incidentale e generalizzazione. Da una parte si usa la motivazione del bambino per favorire la comunicazione e dall'altra si utilizzano stimoli nell'ambiente per promuovere la generalizzazione o insegnare nuove abilitá.

Come funziona il training nell'ambiente naturale?
Sotto seguono due esempi, di due bambini ai diversi stadi del programma: iniziale, ed intermedio. Lo stimolo che guida la motivazione del bambino é sempre lo stesso: il video. T sta per Tutor, B per bambino.
Iniziale:
B: Video (richiesta spontanea)
T: voglio video (incoraggia a prolungare la frase)
B: voglio video
T: Quale vuoi (mostrando due video)
B: Paperino (fa una scelta)
T: da la scatola chiusa, in modo che il bambino non possa aprirla da solo.
B: Apri
T: apri scatola (Incoraggia a prolungare la frase)
B: apri scatola (quindi su imitazione verbale)
T: non apre la scatola, ma aspetta che il bambino rifaccia la rchiesta sensa suggerimento verbale
B: apri scatola
T: apre la scatola
La scatola é vuota. Bambino guarda il tutor e la scatola (attenzione congiunta).
B: video
T: dammi video (incoraggia a prolungare la frase)
B: dammi video
T: da il video
Il bambino prova ad inserirlo, ma il tutor lo blocca.
B: metti video
T mette il video.
B: accendi
T: Tutor accende la televisione
T: siediti (istruzione ricettiva)
Il bambino si siede ed inizia a guardare il video. Il tutor lo ferma e indica sul video.
T: che cos'é?
B: "Casa"(etichette espressive)
T: che cos'é?
B: "gatto"(etichette espressive)
T: come fa il gatto?
B: "miao"(intraverbale)
B: "mettti video" (richiesta)
T: mette il video
Intermedio:
Voglio il video
T: Francesca
B: "Francesca"
T: si?
B: "voglio il video"
T: quale vuoi?
B: "voglio Paperino"
T: voglio vedere Paperino
B: voglio vedere Paperino
T: Paperino é un ......
B: "animale"
T: Tieni la scatola
Bambino apre la scatola ma é vuota.
B: "é vuota. Dammi il video".
T: eccolo
B: "Lo metti?"
T: si va bene.
Il bambino guarda il video, il tutor lo mette in pausa ed inizia a trasferire abilitá apprese durante il lavoro strutturato nell'ambiente naturale (generalizzazione).
T: Guarda! (indicando Paperino sul video)
B: Paperino! (etichetta espressiva + attenzione congiunta)
T: che colore é il cappello?
B: Bianco
T: e chi é questo?
B: Topolino
T: É Topolino (prolunga la frase)
B: É Topolino
T: E questo?
T: É...
B: É Pluto
T: Pluto é un ....
B: cane
T: come fa il cane?
B: bau!
T: cosa fa Pluto?
B: Mangia
B: metti il video!
Tutor fa ripartire il video.

Quando lo si puo' iniziare?
Mentre l'insegnamento incidentale si puo' iniziare quasi subito, non appena si instaura un sistema di comunicazione; il training nell'ambiente naturale, a mio parere (ma non secondo altri) richiede che il bambino abbia acquisito almeno alcune abilitá in maniera strutturata per poi trasferirle nell'ambiente naturale. Quindi, almeno inizialmente il TAN si baserá quasi esclusivamente sul training alla comunicazione.

Come si fa?
Si segue letteralmente la motivazione del bambino e sulla quale si costruisce una situazione di scambio (da una parte il bambino che comunica, dall'altra il tutor che insegna), usando tutte le abilitá che il bambino avrá fino ad allora acquisito per incoraggiare la generalizzazione.

In che percentuale rispetto al lavoro strutturato?
Questo dipende dalle abilitá del bambino, la mia tendenza é di variare le percentuali a seconda delle abilitá di ogni individuo. Generalmente, all'inizio la percentuale puo' aggirarsi intorno al 70% TAN e 30% strutturato. A livello intermedio, la percentuale di TAN incrementa, in quanto il bambino deve imparare ad applicare nella vita di tutti i giorni le abilitá fino ad allora apprese, per poi diminuire per lasciare spazio alla preparazione accademica. Al livello avanzato, quando la scuola si inizia ad occupare delle abilitá accademiche, non dovrebbe esserci cosí tanta differenza tra il lavoro strutturato e quello in ambiente naturale, in quanto l'intervento diventa un processo talmente interattivo in cui I ruoli di speaker ed ascoltatore variano di continuo.

Motivazione, precisione e velocitá?
In qualunque momento di insegnamento che questo sia strutturato o non, questi tre elementi essenziali (o pivotali) devono essere sempre presenti.
Motivazione: senza la motivazione del bambino é inutile lavorare, quindi accertatevi che questa sia sempre presente.
Precisione: questo si riferisce alle domande corrette. Se il bambino é motivato, in buona salute, il programma é individualizzato e l'insegnamento corretto, il bambino NON POTRÁ CHE rispondere in maniera corretta.
Velocitá: qualunque risposta deve essere data immediatamente dopo la domanda, questo significa entro 1 o 2 secondi e non di piú.
Per facilitare questo processo, si introducono gli esercizi di sprint. Durante questi esercizi, si lavora sull'incrementare la velocitá delle risposte, e si parte con le risposte acquisite, e gradualmente si incrementano i tempi di sprint per introdurre anche quelle in acquisizione.