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Autismo: si può prevenire e vincere, Convegno Europeo a Roma Stampa E-mail

AGI - Agenzia Giornalistica Italia Spa

AUTISMO: SI PUO' PREVENIRE E VINCERE, CONVEGNO EUROPEO A ROMA

(AGI) - Roma, 10 mag. -
E' una vera epidemia. Ma l'autismo, se affrontato con un approccio non solo farmacologico ma anche multidisciplinare, si puo' prevenire.
E' quanto sostiene 'Defeat Autism Now!' (DAN!), un progetto nato nell'Istituto di ricerca sull'autismo di San Diego, in California, che dal 1995 promuove un approccio medico multidisciplinare alla malattia.

Da allora Dan! si e' trasformato anche in un circuito che riunisce medici e famiglie e che terra' un convegno internazionale a Roma il 19 e 20 maggio, con la partecipazione, tra gli altri, del ministro della Salute, Livia Turco. I numeri dell'epidemia sono stati snocciolati da Franco Verzella, presidente del 'Dan! Europe' e oculista, nel corso di una conferenza stampa che si e' tenuta in Campidoglio.
"L'autismo, raro fino al 1980, quando vi era un caso su duemila, ha presentato negli ultimi venti anni una diffusione epidemica: le ultime statistiche registrano un caso su 150 nuovi nati, compresi nella fascia di eta' tra 0 e 12 anni. E se si restringe a fascia di eta' entro i 9 anni, l'incidenza sale a un caso su 87", ha spiegato Verzella presentando il convegno, che sara' l'occasione per fare il punto sulla ricerca, con l'arrivo da oltreoceano di medici americani per "l'avvio di una collaborazione con quelli italiani su un tema che coinvolge scienza, ambiente e solidarieta'".
La sfida del Dan e' ambiziosa e "coraggiosa". In Italia e in Europa, ha spiegato Verzella, il bambino autistico "viene interpretato come 'psicotico' su base genetica e trattato da neuropsichiatri e con terapia farmacologica" mentre serve un approccio "multidisciplinare" che tenga conto di come siano determinanti "l'inquinamento ambientale, alimentare e iatrogeno (vaccini polivalenti contenenti mercurio, psicofarmaci) "nello sviluppo e nella diffusione della patologia".

Inoltre, il sistema sanitario e' impreparato a coprire i costi che una famiglia deve sostenere per curare un bambino autistico: "Tra viaggi all'estero, visite specialistiche esami di laboratorio, alimenti speciali vanno via tra i 10 e i 40.000 euro l'anno", ha sottolineato Verzella. "Ancora oggi", ha confermato Ileana Argentin, consigliere delegato per l'Handicap del Comune di Roma, "i famigliari cosi' come gli utenti sono troppo soli ed abbandonati ad un sistema generico e poco attento".
(AGI)