http://www.genitoricontroautismo.org

Psicofarmaci, che succede a Bologna ? - da Giulemanidaibambini Stampa E-mail

SEDICENTI PSICOLOGI NELLE SCUOLE ITALIANE PROMUOVONO L'USO DI PSICOFARMACI SUI BAMBINI

In questa pagine trovate tutte le news relative al "caso Bologna", una vicenda veramente inquietante - denunciata da 'Giù le Mani dai Bambini' salita in questi giorni agli onori delle cronache nazionali e che ha portato ad un intervento della Procura della Repubblica e dei NAS: un'associazione di genitori che - con il beneplacito dell'Ufficio Scolastico Provinciale (Ministero Pubblica Istruzione) consiglierebbe senza riserve l'uso di psicofarmaci a genitori ed insegnanti, in quanto "privi di effetti collaterali".
Non sono medici, non sono psicologi, ma prendono posizione contro l'ASL di Bologna, competente territorialmente ma a loro dire troppo prudente e troppo "blanda" nel prescrivere psicofarmaci ai bimbi, e dirottano quindi le famiglie ad un'ASL del Veneto "dove è più facile ottenere le metanfetamine per i bambini".
Il caso si allarga anche ad altre regioni d'Italia, vittime di situazioni simili...

 

aggiornamento del 20 Febbraio 2008

 

COMUNICATO STAMPA 20/02/08: BOLOGNA, PSICOFARMACI AI BAMBINI,
UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE E AUSL SONO RESPONSABILI.

 

Nuove contestazioni all’Ufficio Provinciale del Ministero Pubblica Istruzione ed all’Azienda Sanitaria bolognese. Poma, ‘Giù le Mani dai Bambini’:  “sapevano eccome, conoscevano gli abusi ed ora si dichiarano estranei, comportamento grave ed irresponsabile. Se le associazioni di sedicenti psicologi che consigliavano ai genitori di dare psicofarmaci agli alunni erano accreditate come afferma l’Ufficio Scolastico Provinciale, ci spieghino sulla base di quali criteri”. Un dossier su casi analoghi a quello di Bologna in altre città d’Italia è in corso di predisposizione per la Magistratura: “l’Agap non è certo l’unica associazione di questo tipo che tiene comportamenti ai limiti della legalità, in Italia”

 

A seguito delle dichiarazioni di ieri nella conferenza stampa indetta dall’Ufficio Scolastico Provinciale per apportare chiarimenti sulla vicenda dei ‘presunti esperti’ che consigliavano – pur non essendo medici – alcuni potenti psicofarmaci per bambini irrequieti e distratti, e facevano ‘migrare’ le famiglie dall’ASL di Bologna ad altre strutture sanitarie per ottenere le ricette più facilmente, si inasprisce il confronto tra istituzioni. Luca Poma, portavoce nazionale di ‘Giù le Mani dai Bambini’, il comitato nazionale per la farmacovigilanza pediatrica (www.giulemanidaibambini.org), accusa: Siamo davvero sconcertati per le dichiarazioni del numero uno dell'Ufficio Scolastico Provinciale dott. Luciano Chiappetta, rilasciate in occasione della conferenza stampa di ieri: sostenere che il Ministero Istruzione ‘non ha alcuna responsabilità’ equivale a dire che chiunque può entrare nella scuola e porre in essere comportamenti discutibili se non addirittura illegali, e questo è preoccupante. Se quello che dice Chiappetta è vero, non appena le Camere saranno reinsediate solleciteremo delle interrogazioni urgenti in Parlamento: è necessario fare chiarezza, se la scuola italiana è diventata un ‘colabrodo’, dove qualunque organizzazione può entrare senza alcun tipo di selezione, e se chiunque purchè accreditato può veicolare un messaggio anche dannoso per i bambini senza che gli uffici del Ministero entrino nel merito, esiste un problema ed è un problema grave. Le verifiche andrebbero fatte eccome, nell'interesse degli alunni, senza bisogno di attendere che esplodano polemiche ed intervenga la Magistratura per poi pronunciarsi dopo. Inoltre uno dei corsi dell'Associazione Agap, dove venivano consigliati psicofarmaci per i bimbi, era su carta intestata dell'Ufficio Scolastico Provinciale, con logo del Ministero della Pubblica Istruzione, non di una singola scuola, e la signora Pavan figurava addirittura come 'segreteria organizzativa’ del corso in una circolare su carta intestata del Ministero: com'è possibile questo, dato che non ci risulta che questa signora sia una dipendente dell'amministrazione pubblica? Facciamo appello al Direttore Generale Catalano, che è persona seria e responsabile, affinchè queste preoccupanti situazioni vengano chiarite e non si ripresentino mai più. Inoltre – aggiunge PomaChiappetta dichiara che l’Agap era ‘accreditata presso l’ASL e l’Università” questi enti spieghino quali sono stati i criteri di accreditamento che hanno permesso l’ingresso nelle scuola di sedicenti psicologi non iscritti ad alcun albo professionale. E riguardo all’AUSL di Bologna, essi conoscevano benissimo la situazione delle famiglie ‘migranti’ in Veneto alla ricerca di ‘ricette più facili’, se ne parlò persino in un convegno pubblico ad Imola il 7 dicembre 2007: perché non è intervenuta autonomamente e per tempo? Allora è vero, nel nostro paese l’unica residua garanzia di tutela per il cittadino è la Magistratura, gli altri enti pubblici o ‘non sanno’, o se sanno non s’interessano”. Gli esperti di ‘Giù le Mani dai Bambini’ stanno inoltre raccogliendo le segnalazioni di casi analoghi a quello di Bologna da altre città d’Italia, e predisporranno un dossier completo che consegneranno nei prossimi giorni alla Magistratura: “l’Agap non è certamente l’unica associazione che promuove con disinvoltura l’uso di psicofarmaci in Italia”, ha concluso Poma.

 

Media relation 337/415305 –