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Beneficio dalla dieta? Studiamo... Stampa E-mail

da "la Repubblica"

Beneficio dalla dieta? Studiamo...

La ricerca
Non una malattia psichiatrica da trattare con i farmaci, ma piuttosto un disturbo comportamentale le cui cause vanno ricercate nel sistema intestinale, metabolico, immunitario. Da curare con dieta, integratori, rimozione delle tossine. E, soprattutto, con approccio multidisciplinare.

Gli esperti del ministero delle Salute, molto critici su alcuni aspetti, chiedono che sia l'Istituto Superiore di Sanità a pronunciarsi. È invece, la convinzione di chi si riconosce nel protocollo DAN! (Defeat Autism Now), nato negli anni '60 con Bernie Rimland, psicologo Usa con un figlio autistico. Dice Franco Verzella, medico bolognese, presidente di DAN! Europe: "Sono disturbi di carattere organico che, modificando la biochimica dell'organismo, migliorano o guariscono".

Quindi, dieta priva di glutine, caseina, soia, zuccheri, lieviti, conservanti, coloranti; vitamine, minerali, omega 3; detossificazione; potenziamento dei circuiti metabolici; e terapie personalizzate.

A rispondere (su angsaonlus.org) è la ricerca promossa da Antonio Calabrò (Università di Firenze), Presidente del Comitato Scientifico Nazionale dell'AIC (Associazione Nazionale Celiachia): "È poco verosimile che il profilo biochimico dei soggetti autistici sia omogeneo. Più probabile che gli stessi sintomi siano provocati da cause biochimiche diverse. L'ipotesi di lavoro è pertanto quella che vi sia un sottogruppo con caratteristiche tali da beneficiare della dieta". Da 20 anni c'è chi sostiene che nelle persone con autismo vi sia "un difetto della permeabilità intestinale" tale che "entrebbero in circolo sostanze tossiche di derivazione alimentare che concorrerebbero a provocare le disfunzioni cerebrali responsabili dei sintomi dell'autismo".

Sott'accusa, in particolare, come detto, glutine e caseina. La Fondazione Cochrane, opo una ricerca avrebbe concluso che "allo stato attuale non vi sono evidenze di efficacia della dieta". Tuttavia, dicono all'Angsaonlus "i molti rapporti di genitori che riferiscono importanti miglioramenti con la dieta sono un motivo per iniziare una sperimentazione rigorosa". Anche se dagli Usa (sperimentazione del NIH) non arrivano conferme.

(lucia zambelli)

fonte: La Repubblica 3/4/08