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E' morto Enrico Micheli 

 

La sua vita è stata un lavoro costante di ricerca, di studio e di confronto.Un’esistenza dedicata all’autismo e ai bambini che ne sono affetti.

E’ morto a causa di un incidente Enrico Micheli, psicologo e analista del comportamento. La perdita di un professionista serio e appassionato come Micheli ha gettato nello sconforto non solo colleghi e amici, ma un’intera comunità , che di lui aveva fatto un punto di riferimento. Lavorava con persone autistiche dal 1970. Dal 1983 al 2000 era stato responsabile del Ctr dell’ospedale San Paolo-Università degli studi di Milano.La sua attività si basava sull’approccio cognitivo-comportamentale ed era docente e supervisore dell’Aiamc, Associazione italiana Analisi e Modifica del Comportamento.

Nel campo dell’autismo, era stato tra i primi in Italia, ad introdurre aggiornate conoscenze sull’origine organica del disturbo e a diffondere l’approccio educativo. -

Fondatore del Comitato per la corretta informazione sull’Autismo, aveva partecipato con i genitori lombardi al movimento per il Progetto regionale Autismo.Faceva anche parte del Comitato di controllo dell’Osservatorio Regionale Autismo.

Dall’autunno 2000, era stato responsabile del Servizio Età evolutiva del distretto Agordo della Ulss di Belluno.

Assieme ai colleghi del Ctr di Milano e alla moglie Cesarina Xaiz, Enrico Micheli aveva messo a punto un modello di valutazione e intervento per promuovere lo sviluppo delle prime abilità sociali nei soggetti con difficoltà.Il loro lavoro era stato presentato nel 1998, alla Division Teacch dell’Università del North Carolina.Aveva contribuito alla fondazione dell’Associazione Aretè e aveva svolto per anni, attività formativa nel campo dell’approccio psicoeducativo alle difficoltà di sviluppo dei bambini.

Tra i suoi libri più conosciuti:’Gioco e interazione sociale nell’autismo, cento idee per favorire lo sviluppo dell’intersoggettività’, realizzato assieme all’inseparabile moglie Cesarina, con cui condivideva la passione per i bimbi autistici.

L'ultima fatica editoriale di Enrico Micheli s'intilola 'Verso l'autonomia' . Si tratta di una sorta di manuale,  pensato per persone (bambini,adolescenti e adulti)colpite da disabilità che impediscono loro di comprendere agevolmente il mondo e le regole che lo governano; disabilità particolarmente evidenti nelle persone affette da Autismo o da Ritardo Mentale con problemi di comunicazione. Secondo Micheli,la modalità di lavoro indipendente è uno strumento che aiuta genitori, insegnanti, educatori, terapisti nella pratica quotidiana con queste persone.

Per Enrico Micheli, oggi, c’è tanto da fare per i bambini autistici, iniziando dal ruolo delle famiglie che devono avere una parte concreta nell’educazione di un bambino affetto da autismo. Micheli credeva molto, inoltre, nel ruolo della scuola, che può rappresentare un luogo d’apprendimento e di sviluppo per il bambino, se questo viene seguito da figure ‘formate’ in maniera precisa.

In Veneto e non solo, Enrico Micheli supervisionava diverse Ulss. Figura carismatica e instancabile professionista, per Micheli l’autismo rappresentava una sfida che lo spingeva ovunque nel mondo alla ricerca di quanto potesse essere utile ai bambini italiani.E molto si deve proprio a Micheli che dall’America, in un periodo come il decennio scorso, in cui non si sapeva molto di autismo, ha portato modelli di riabilitazione fondati sul comportamentismo, mettendo in discussione l’anacronistica formazione psicodinamica di molti colleghi che hanno finito per seguirlo. La vita di Micheli è stata caratterizzata dalla lotta contro un sistema sanitario che non sempre si è mostrato ‘aperto’ alle sue innovazioni.Nonostante le difficoltà di confronto, non ha mai perso la speranza di infrangere quel muro  fatto di preconcetti in cui vedeva imprigionati i suoi adorati bambini.

N.B.

 

“Sinceramente, credo che … passi avanti, e importanti, se ne sono fatti, specialmente nelle condizioni di vita e nelle abilità e possibilità di far fronte al problema da parte delle famiglie, dei genitori e dei fratelli. Oggi i genitori scoprono prima che il figlio ha le difficoltà di sviluppo dello Spettro Autistico, prima sanno cosa si può fare per aiutarlo e aiutarsi, prima scoprono la possibilità di non essere soli con il loro problema. E questo non è poco.”

                                  E. Micheli

 

una presentazione di Enrico Micheli a questo LINK